Nel 2022, in occasione della Smart City Expo di Barcellona, la società di ricerca globale ThoughtLab ha presentato uno studio intitolato “Building a Future-Ready City”. Partendo dall’analisi di 200 realtà la ricerca puntava a scoprire in che modo le “città intelligenti” stessero progredendo verso un futuro in rapida evoluzione. Nonostante i “buoni propositi”, in molti casi non era chiaro in che modo le città avrebbero implementato gli obiettivi che si erano prefissate per diventare più sostenibili, resilienti, inclusivi e digitalmente avanzate. A due anni di distanza la società di ricerca prova ora a fare un follow-up domandandosi quanti e quali di questi progetti siano stati messi in pratica per trasformare la Vision in realtà.
Future Vision to Urban Reality
Nel report “Future Vision to Urban Reality”, presentato in occasione della stessa vetrina di due anni fa, ThoughtLab ha condotto uno studio di benchmarking mondiale su 250 città di 78 Paesi, provando a rispondere al quesito: quali città sono effettivamente pronte al futuro?
Considerando che le città prese in esame rappresentano il 9% della popolazione mondiale, l’indagine permette di farsi un’idea ben precisa sullo stato di fatto, svelando i passaggi pratici che le smart cities più lungimiranti stanno adottando per rendere operative le loro visioni future.
Secondo lo studio sono 50 le città intelligenti pronte per il futuro (future-ready); 150 sono in fase avanzata (progressing); 50 sono in fase di sviluppo iniziale (beginning).
Le 50 città intelligenti pronte per il futuro
Le principali città “pronte per il futuro” suddivise per regione includono:
- Nord America: Chicago, San Francisco, Seattle e Toronto
- America Latina: Buenos Aires, Caracas, Curitiba, Quito e Rosario
- Europa: Edimburgo, Helsinki, Lione, Madrid e Vienna
- Medio Oriente e Africa: Ankara, Doha, Kampala, Rabat e Teheran
- Asia Pacifico: Pechino, Canton, Melbourne, Taipei e Tokyo.
Secondo lo studio, il 92% delle città “future-ready” affermano di essere ben preparate ad affrontare le sfide odierne e legate al climate change, oltre ad essere a buon punto nel raggiungimento dei target zero emission ed in termini di sicurezza, criminalità, sicurezza e salute.
La priorità delle città intelligenti che hanno raggiunto l’obiettivo, è data alle esigenze in rapida evoluzione dei cittadini:
- Hanno ottenuto i maggiori progressi in termini di sicurezza e resilienza, con quasi tre quarti di loro che hanno segnalato progressi significativi, rispetto al 17% delle altre città.
- Circa due terzi delle città pronte per il futuro hanno inoltre compiuto notevoli passi avanti in ambito ambientale e di sostenibilità, oltre che di vita dei cittadini, salute e fiducia pubblica.
- Più della metà ha registrato progressi rilevanti nei settori dei trasporti e delle infrastrutture urbane, che risultano più impegnativi per via dei costi e della complessità.
I tre passaggi per diventare una città intelligente future-ready
Ma cosa rende queste realtà urbane diverse dalle altre?
Secondo il report di ThoughtLab le città future-ready risultano vincenti grazie all’adozione di 3 approcci fondamentali:
1) Trasformano i loro modelli operativi ponendo le persone al centro delle loro strategie e sfruttando ecosistemi di innovazione e la collaborazione tra dipartimenti per raggiungere i loro obiettivi.
2) Adottano un approccio ampio e olistico alla risoluzione dei problemi e alla trasformazione in tutti gli ambiti urbani, inclusi ambiente e sostenibilità, infrastrutture urbane, mobilità e trasporti, sicurezza e resilienza, oltre alla qualità della vita, salute e fiducia dei cittadini.
3) Sfruttano la potenza della tecnologia utilizzando tecnologie innovative come l’IA, l’Internet delle Cose (IoT) e i digital twins, definendo un percorso digitale chiaro e formando team interni qualificati per affrontare il futuro.
Questi elementi consentono loro di affrontare meglio le sfide del contesto urbano moderno e promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Scarica qui il report completo “Future Vision to Urban Reality“