Il report della ProptechOS identifica le infrastrutture tecnologiche, quelle green e il mercato dei green job come punti chiave delle città intelligenti
(Rinnovabili.it) – Le tecnologie emergenti legate al sistema costruttivo e alle città intelligenti si stanno sviluppando ad una velocità esponenziale. Ma i centri urbani sono pronti per tutta questa innovazione o faticano a tenere il passo?
Secondo uno studio della società ProptechOS, dedicata allo sviluppo delle smart cities nel Real Estate, non tutte lo sono. Tra le 100 città più popolose di USA e Europa analizzate dal report, vincono la medaglia d’oro Londra e Austin.
Come misurare l’intelligenza di una città
Come sottolineano i ricercatori della ProptechOS non esiste un solo modo per determinare se una città è intelligente. Tuttavia la capacità di gestire al meglio le tecnologie digitali emergenti ed in continua evoluzione è un punto di partenza significativo.“Le nuove tecnologie possono supportarci solo se le infrastrutture e l’ambiente che ci circonda sono costruiti per facilitarlo”, si legge nel report.
In questa analisi sono stati considerati 11 fattori che rientrano tra le 3 categorie chiave identificate dall’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ovvero:
- Infrastruttura tecnologica e connettività. Wi Fi gratuito, velocità di download della banda larga, disponibilità di aeroporti, numero di aziende IoT in totale e per 100.000 abitanti, numero di torri per il 5G.
- Infrastrutture green. Il numero di punti di ricarica per i veicoli elettrici pubblici, il numero di edifici certificati green.
- Mercato del lavoro guidato dalla tecnologia. Il numero di posti di lavoro connessi alla tecnologia in totale e ogni 10mila abitanti.
Ciascuna città analizzata ha poi ricevuto un punteggio in centesimi oltre ad un punteggio complessivo per ciascuna delle tre macro categorie.
La città più smart degli USA e in Europa
Il primo posto nella classifica statunitense per potenziale di città intelligenti pronte al futuro se lo aggiudica Austin in Texas con 75,4 punti complessivi. Seguono in classifica Los Angeles (74,5) e Seattle (73,3).
Le città europee ottengono un punteggio inferiore alla media statunitense nel potenziale delle smart city. Tuttavia le prime due classificate in Europa, Londra e Amsterdam, si piazzano anche nelle prime 20 voci della classifica generale. Completano il podio UE, Berlino, Parigi e Lisbona.
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Londra (73,7) risponde molto bene in quanto ad infrastruttura tecnologica e connettività con nove torri 5G, il numero più alto tra le città analizzate. La capitale inglese mostra ottimi risultati anche in termini di infrastrutture verdi, con ben 2.600 punti di ricarica per i veicoli elettrici accessibili in città, pari a 29,2 ogni 10.000 persone. E 4.948 edifici certificati Green secondo la classifica del GBIG. Nonostante Londra risulti leggermente indietro rispetto al mercato del lavoro basato sulla tecnologia (51° posto), la città vanta comunque quasi 50.000 posti di lavoro nel settore, equivalenti a 56 posti ogni 10mila abitanti.
“Le città che prospereranno in futuro saranno quelle che meglio si adatteranno ai nostri nuovi e più verdi modi di vivere. Esaminando una serie di fattori, tra cui le infrastrutture tecnologiche, la sostenibilità e il mercato del lavoro guidato dalla tecnologia, siamo stati in grado di ottenere un quadro migliore degli Stati Uniti e delle città europee che apriranno la strada verso un futuro più intelligente”, ha affermato il Erik Wallin, fondatore e responsabile dell’ecosistema presso ProptechOS.
Il mercato del lavoro che offre le migliori opportunità nel campo della tecnologia e dei green job si trova invece a Washington DC, Minneapolis e Oakland, al primo posto a pari merito. In termini di cifre si parla di oltre 70mila nuove assunzioni nel settore tecnologico.