Il report di ThoughtLab traccia una tabella di marcia per la prossima fase di trasformazione urbana abbandonando i piccoli interventi, a favore di una pianificazione integrata che metta al centro i cittadini
Lo studio “Building a Future-Ready City” è stato presentato ieri allo Smart City Expo World Congress di Barcellona
(Rinnovabili.it) – Come si stanno reinventando le città in un mondo post-pandemia? In che modo le “città intelligenti” affrontano le sempre crescenti esigenze in termini di sostenibilità, resilienza, inclusività, volatilità economica e digitalizzazione? Queste smart cities rispecchiano davvero le esigenze future dei cittadini che le abitano?
A queste domande ha provato a rispondere il report “Building a Future-Ready City” presentato ieri in occasione dello Smart City Expo World Congress di Barcellona, dalla società Hatch in collaborazione con ThoughtLab. Uno studio di benchmarking condotto su 200 città in giro per il mondo, rappresentanti il 5% della popolazione globale, con diverse dimensioni o livelli di reddito.
Supportato da un’indagine diretta su 2.000 residenti di sei regioni del mondo per valutare in che modo questi piani si allineano con le aspettative dei cittadini. Ed un elenco di casi studio per arrivare a tracciare una tabella di marcia delle priorità della pianificazione urbana per essere pronte al futuro nei prossimi 5 anni.
“Il grado di cambiamento e la portata delle sfide non sono mai stati così grandi per le città“, afferma Bob Pell, amministratore delegato delle soluzioni urbane di Hatch. “E le aree metropolitane di maggior successo saranno quelle che hanno visioni e roadmap chiare per trasformarsi in città pronte per il futuro. Per avere successo, i leader urbani hanno bisogno di un’analisi basata su prove che mostri le tecnologie, le soluzioni e i modelli di business innovativi che funzioneranno meglio in futuro”.
L’imperativo della trasformazione urbana
Il primo punto che chiarisce il report “Building a Future-Ready City” è la fondamentale importanza del sapersi trasformare ed adattare ai cambiamenti a breve e lungo termini: la resilienza.
Purtroppo come evidenzia lo studio, buona parte delle città a livello globale non sono pronte a questa trasformazione e troppo spesso i vincoli economici e legislativi, gravano sulle scelte di pianificazione non coincidendo ne con le esigenze imposte dal cambiamento climatico, ne con le reali aspettative dei cittadini.
Paradossalmente proprio il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico, identificati da tutti i leader delle 200 città e dai cittadini intervistati quali sfide prioritarie da affrontare, rimane una delle aree di investimento più bassa tra i settori coperti.
Le 10 città intelligenti pronte al futuro
Delle 200 città prese in esame dallo studio, le 10 pronte al futuro sono:
- Tokio (Giappone)
- Hangzhou (Cina)
- Helsinki (Finlandia)
- Tallin (Estonia)
- Taipei (Taiwan, Cina)
- Durham (UK)
- Aberdeen (UK)
- Sapporo (Giappone)
- Boulder (USA)
- Madrid (Spagna)
Queste smart city hanno saputo affrontare meglio di altre problemi come l’innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, i crescenti problemi di sicurezza e protezione, il fallimento delle infrastrutture, la volatilità economica e l’evoluzione delle comportamenti, aspettative e dati demografici dei cittadini.
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Lo studio ha perciò analizzato ciascuna delle 200 città in base a sei differenti
La città intelligente pronta al futuro eccelle in 12 aree chiave
L’indagine di ThoughtLab ha permesso di individuare 12 aree chiave che sono state determinanti per assicurare una corretta pianificazione a lungo termine di una smart city, e sono:
- Saper guidare la trasformazione digitale e l’innovazione;
- Costruire resilienza e agilità nell’affrontare i cambiamenti;
- Utilizzare la tecnologia e i dati per migliorare il processo decisionale;
- Adattarsi alle esigenze dei cittadini in materia di salute e sicurezza;
- Creare fiducia e trasparenza;
- Dare potere alle comunità e ai cittadini;
- Costruire connessioni economiche, politiche e commerciali globali.
- Garantire la sicurezza e la salute dei cittadini;
- Attirare talenti e competenze necessarie;
- Sviluppare un ecosistema di collaborazione;
- Aumentare l’efficienza dei processi e l’utilizzo delle risorse;
- Promuovere l’inclusività e l’equità.
Le città pronte per il futuro sono quelle smart, sostenibili, inclusive, prosperose, resilienti e capaci di far incontrare le esigenze dei cittadini con quelle economiche.
La prima sfida da affrontare per le città intervistate è il cambiamento climatico, seguito dalla salute pubblica
Nonostante ci sia un certo allineamento tra cittadini e governance delle città in alcune categorie di intervento, molte altre mostrano lacune che allontanano la pianificazione urbana dai reali problemi.
Leader e cittadini vedono il cambiamento climatico come la prima sfida da affrontare, seguita dalla salute pubblica e dalla carenza di alloggi a prezzi accessibili. Tuttavia per i cittadini le infrastrutture inadeguate, la disparità di reddito, e la scarsa fiducia nel governo, sono problemi ben più grandi di quanto le città non vogliano ammettere.
Le strategie per pianificare correttamente le città intelligenti di domani
Lo studio identifica anche i meccanismi vincenti che le città intelligenti stanno utilizzando per attuare le strategie urbane e puntare ai risultati migliori.
Collaborazione e partnership con le istituzione finanziare, le imprese tecnologiche, università e ricerca, start-up nonché con altre città.
Tecnologie emergenti, ountando sull’automazione, l’IA, i veicoli elettrici, l’IoT, l’analisi dei dati ed il cloud. Inoltre due terzi delle città già pronte al futuro hanno creato gemelli digitali per pianificare i processi.
Analisi di dati, inclusa la maggiore sicurezza informatica, per estrapolare maggiori informazioni di valore dai dati raccolti.
Diversificare i finanziamenti, integrando settore privato, pubblico e privatizzazione dei beni.
Coinvolgimento e fiducia dei cittadini, attraverso mezzi di comunicazione sia tradizionali che digitali coinvolgendo i cittadini nei processi decisionali.
Purtroppo talvolta gli investimenti non vanno nella direzione giusta, lasciando ada esempio elementi chiave come il cambiamento climatico, sprovvisti di risorse economiche adeguate ad affrontare il problema.
Scarica il report completo.