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La Città del futuro sarà iper-abbondante, autodepurante e sociale: ecco Seoul tra 100 anni  

Si chiama “Hyper-Abundant City”, la città del futuro capace di adattarsi al cambiamento climatico trasformando il problema dell’innalzamento dei mari in una risorsa

Città del futuro
credits: RIOS rendering di Aesthetica Studio

Il concept immagina la città come un insieme di isole costiere capaci di filtrare l’acqua

(Rinnovabili.it) – Si chiama “Hyper-Abundant City” il concept di pianificazione urbana che immagina Seoul ed il distretto Apgujeong tra 100 anni. La città del futuro sarà quindi “iper abbondante” nell’economia, nell’ecologia e nella socialità, adeguandosi al cambiamento climatico ed all’innalzamento dei mari. A tracciare questa fotografia dell’anno 2.123 è il collettivo internazionale RIOS in occasione della 4° Biennale di Architettura e Urbanistica di Seoul

Apgujeong è stato un simbolo del rapido sviluppo economico e dell’accumulo di ricchezza della Corea negli ultimi decenni”, ha sottolineato Katherine Harvey, direttore creativo, partner e architetto paesaggista presso RIOS. “Mentre la città di Seoul si prepara per un futuro con eventi meteorologici estremi, declino della popolazione e tensioni sulle risorse, vediamo un’opportunità per ripensare la struttura del quartiere, concentrandosi sul commercio, sulle infrastrutture difensive e su sistemi biologici che sono adattivi e cumulativi. Questa nuova urbanistica abbraccerà il clima dinamico riavvolgendo il terreno con pianure alluvionali, valli e tumuli alti come base per edifici, strutture e infrastrutture con una connessione più profonda con il paesaggio”. 

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Insediamenti urbani adattabili al climate change 

Il tessuto urbano della città del futuro iper-abbondante si inserisce nel tessuto reale limitrofo a Seoul, trasformandosi in un quartiere ecologico a cavallo del fiume Han. La biodiversità non è un elemento aggiunto della realtà urbana, ma una delle fondamenta della progettazione, tanto da estendere il concetto di fattoria verticale a quasi tutti gli edifici.  

In risposta alle inondazioni urbane, la “Hyper-Abundant City” ricorda un insieme di isole costiere capaci però di filtrare l’acqua e assorbirla in caso di eventi meteorologici estremi, proteggendo le aree abitate. Lungo il waterfront del fiume l’attività umana sarà invece ridotta al minimo permettendo alla natura di crescere rigogliosa ed indisturbata.  

Gli agglomerati urbani si ispirano ai villaggi verticali di Hanok favorendo un senso di socialità e comunità indispensabile per un buon funzionamento della città. Tutti i terrazzamenti, gli appezzamenti di terreno gli agglomerati di isole sono flessibili per potersi adattare ai cambiamenti nel corso del tempo. Le città del futuro non potranno prescindere da una infrastruttura per la produzione energetica basata sulle rinnovabili, così come un sistema di trasporti ecologici e a basso impatto.