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Città a emissioni zero: il Mims si impegna ad aiutare le 9 smart cities italiane scelte dall’UE

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Le 9 città intelligenti italiane sono Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino

(Rinnovabili.it) – Amministrazioni locali e Amministrazione Statale unite per raggiungere l’ambizioso obiettivo di “9 città a emissioni zero” entro il 2030. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) e dai sindaci di Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino, le nove città italiane individuate dall’UE nell’ambito delle cento città che partecipano alla missione Climate-neutral & smart cities.

Lanciato nel 2021, il progetto si propone di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, azzerando le emissioni di gas serra o compensandole. Era perciò indispensabile un impegno da parte dello Stato e, nello specifico, da parte del Mims che con le sue competenze in materia di edilizia residenziale, infrastrutture e mobilità sostenibili e politiche per le aree urbane, svolgerà un ruolo di primo piano nell’elaborare, insieme ai Comuni, proposte e progetti destinati al raggiungimento degli obiettivi della missione.

Con la firma del Protocollo d’Intesa poniamo le basi per una più stretta collaborazione tra Amministrazioni locali e Amministrazione dello Stato per centrare gli obiettivi europei destinati a rendere le città più sostenibili e resilienti per rispondere alle sfide climatiche, sociali ed economiche che ci aspettano da qui al 2030 e migliorare la qualità della vita delle persone”,ha commentato il Ministro Giovannini.

Elaborare soluzioni utili e fattibili ottenere città a emissioni zero

Per avere città ad emissioni zero la strada da fare è molta e tutta in salita. La collaborazione tra il Mims e le 9 città intelligenti italiane tenterà di individuare una strategia utile, capace soprattutto di superare le criticità, operative e normative. Inoltre in questo modo sarà più semplice attirare fondi privati, individuando eventuali risorse aggiuntive per il finanziamento degli interventi. Le strategie e le buone pratiche raccolte, saranno condivise e serviranno in prospettiva futura, ad attivare un processo Climate-neutral a livello nazionale.

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La dimensione urbana e metropolitana è fondamentale per il perseguimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Green Deal europeo – ha aggiunto il Ministro – imponendo un approccio alle politiche che coniughi decarbonizzazione, riduzione delle disuguaglianze tra centri e periferie, sviluppo economico e maggiore inclusione sociale. Le esperienze che matureranno i nove comuni italiani selezionati dalla Commissione europea potranno essere utili per tutto il Paese: per questo, auspico che altri Comuni, specialmente del Mezzogiorno, sottoscrivano presto questo protocollo, anche per contribuire con le loro idee alla transizione ecologica di tutte le città italiane, indipendentemente dalla selezione operata dalla Commissione europea”.

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