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Capitale Italiana della Cultura 2023: Bergamo Brescia per la prima volta protagoniste insieme

Capitale Italiana della Cultura 2023
Foto di Manuel da Pixabay

Molteplici i progetti avviati che spaziano dalla cultura artistica a quella del verde fino alla cultura della saluta

(Rinnovabili.it) – Oltre 100 grandi progetti e 500 iniziative per il ricco programma in pieno svolgimento messo in pratica dalla Capitale Italiana della Cultura 2023: Bergamo Brescia. Due città per la prima volta scelte per ricoprire insieme questo importante ruolo. Una nomina arrivata a luglio 2020 poco dopo i terribili avvenimenti che hanno colpito in prima persona i territori di Brescia e Bergamo a causa della pandemia di Covid-19.

La città illuminata, come la definisce il dossier presentato dalle due realtà urbane, è stato sviluppato grazie ad un’azione di progettazione partecipata, rendendo i cittadini, le associazioni, gli enti locali, le università, protagoniste del 2023.

Spazio urbano possibile e futuro

L’obiettivo del riconoscimento nazionale a Capitale Italiana della Cultura è quello di promuovere lo sviluppo attraverso la cultura. Sviluppo in termini sociali, di sostenibilità, di efficienza, di qualità dei servizi, del lavoro, di innovazione. Per questo motivo il programma di Bergamo Brescia come Capitale della Cultura 2023 è stato suddiviso in 4 aree tematiche:

Capitale Italiana della Cultura anche oltre il 2023

Il ricco programma di appuntamenti è visibile sul sito dedicato Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023, ma il programma per la prima volta dalla nascita del premio nel 2014, non si fermerà li. Il progetto sosterrà la crescita del territorio anche oltre il 2023 guardando allo sviluppo economico, industriale e sociale. Tra le molte “lezioni aperte” numerose conferenze dedicate al tema dei cambiamenti globali e climatici connessi alla progettazione delle città.

Ma anche installazioni dedicate al digitale come strumento di diffusione della cultura, un tema di estrema attualità. “A Bergamo ferve il lavoro che consentirà di completare o aprire molti interventi significativi durante il 2023, che vanno dalla rigenerazione urbana alla valorizzazione di un patrimonio storico e culturale di straordinaria importanza. La Capitale della Cultura 2023 è per la nostra città una miccia, una scintilla che dà vita e slancio a un grande processo di cambiamento e arricchimento, un processo che proseguirà oltre il 2023 con i grandi interventi infrastrutturali e di collegamento della città previsti anche grazie al PNRR”, afferma il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

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Pensiero confermato anche dalle parole del Primo Cittadino di Brescia, Emilio Del Bono, “siamo città simili, specchi che si riflettono, ma non c’era una storia di collaborazione fra noi. Sono convinto che sarà questa l’eredità più bella che lasceremo. Le nostre eredità saranno anche gli investimenti che già ora stiamo operando sulla città: avremo un nuovo stile di mobilità e di arredo del centro storico, dove le grandi piazze saranno totalmente pedonalizzate entro l’anno, così come via Musei, cuore archeologico di Brescia. E poi la valorizzazione del Castello, potenzialità inespressa per tanti anni: stiamo intervenendo sul Piccolo e Grande Miglio, abbiamo riaperto la Strada del soccorso e a gennaio inaugureremo il nuovo museo del Risorgimento. Abbiamo voluto non chiuderci nelle città e uscire sui territori: il Cammino delle due sorelle e la Ciclovia sono due dei progetti emblematici di questa volontà. Siamo due città e due territori che sapranno stupire”.

Per quest’ultimo triennio 2021-2023 Bergamo Brescia come Capitale italiana della Cultura 2023 hanno in programma investimenti complessivi del valore di 158 mln di euro, a vantaggio di interventi infrastrutturali nella direzione di città più accoglienti, coinvolgenti e sostenibili. Sono stati avviati percorsi di collegamento tra Bergamo e Brescia per nuovi modelli di turismo sostenibile e per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, tra cui un percorso pedonale, la “Via delle due sorelle”, e una ciclovia di 75 km che collegherà i percorsi Unesco presenti nelle due città, 800 beni di interesse storico-culturale, 3 parchi regionali.

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