(Rinnovabili.it) – Nella giornata di ieri, a Bari, durante il Comfort Technology Roadshow, si è discusso di smart city, integrazione impiantistica tra edificio e territorio, diagnosi energetica degli edifici e si è fatto il punto sugli ultimi aggiornamenti legislativi sul tema dell’efficienza urbana.
All’evento, che si è svolto nell’Aula Conferenze di Via Amendola, hanno preso parte esponenti delle Università, delle Aziende e dell’Amministrazione comunale, che ha partecipato con Pasquale Capezzuto, Energy manager del Comune. L’ingegnere, nell’intervento “La transizione energetica: smart energy in smart cities” ha trattato gli impegni della città pugliese per trasformarsi in una città intelligente, tecnologica ed efficiente.
Per migliorare l’evoluzione green, Bari è entrata a far parte del progetto dell’Università della Calabria Res NoVAE, al quale collaborano ENEA, CNR e ENEL. Il team collabora per “ricercare, modellizzare e sperimentare su scala dimostrativa un sistema di gestione avanzata dei flussi energetici a livello municipale, basandosi sull’integrazione di tecnologie nell’ambito dei settori Energia ed Informatica.”
Bari e Cosenza si sono impegnate ad affrontare insieme le tematiche legate alle infrastrutture energetiche in maniera smart, razionalizzando i consumi energetici, potenziando la multi generazione e prendendo tutte le misure necessarie al contenimento dell’impatto ambientale.
Bari smart city nello Smart City Index 2014
A testimoniare gli impegni della città pugliese ci sono i dati dello Smart City Index 2014, che ha posizionato Bari al ventesimo posto nella classifica di sostenibilità dei 118 capoluoghi di provincia italiani. In base ai 400 indicatori presi in considerazione dal report della Between, Bari ha raggiunto un punteggio di 60,5 su 100, ottenendo ottimi risultati nei campi: smart mobility, smart education, smart government, utilizzo delle energie rinnovabili, livello di efficienza energetica, smart justice e sfruttamento delle risorse naturali. In base al report, il settore col punteggio peggiore invece è quello della sanità, su cui l’amministrazione deve lavorare ancora molto.