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Entro il 2030 il Bangladesh avrà la sua prima smart city

Jolshiri smart city - per gentile concessione di HDD
Jolshiri smart city – per gentile concessione di HDD

La smart city di Jolshiri è tra i finalisti del premio The Plan Awards 2021

(Rinnovabili.it) – Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad un moltiplicarsi di masterplan e progetti dedicati alle smart city, città “intelligenti”, alimentate ad energia pulita, servite da una rete di trasporto pubblico efficiente, tecnologicamente avanzate e, soprattutto, dove l’essere umano torna ad essere l’elemento centrale della pianificazione.

Entro il 2030 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città ed i paesi asiatici sono già ora ai primi posti della classifica in quanto a popolazione urbana.

Sulla scia di questa tendenza è nato il progetto per Jolshiri Abashon, una smart city che sorgerà ad est di Dhaka in Bangladesh proprio entro la fine di questo decennio.

Si tratta di un’area ecologica unica nel suo genere, circondata da una rete idrica che forma una vera e propria oasi urbana. L’idea di Jolshiri si sviluppa a partire dal desiderio di alleggerire la densità abitativa di Dhaka (oggi con una popolazione superiore ai 13 mln), creando un’area abitabile vicina alla metropoli, ma con caratteristiche uniche nel suo genere.

Obiettivi ambiziosi

Jolshiri smart city - per gentile concessione di HDD
Jolshiri smart city – per gentile concessione di HDD

A sviluppare il masterplan sono i pluripremiati progettisti della Shanghai Huadu Architecture and Urban Design Co., Ltd. (HDD). L’obiettivo è quello di costruire una città pioneristica, unica nel suo genere, esempio per le città future e capace di rivoluzionare il sistema costruttivo dell’intero Paese. L’idea è quella di coniugare il concetto di smart city, a quello di green city.

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A segnare le direttrici del masterplan sono proprio i corsi d’acqua preesistenti, fulcro del progetto che si svilupperà concentricamente a partire da questa zona centrale.

Green city e città spugna

Il sistema costruttivo che seguirà la smart city di Jolshiri è stato soprannominato a “città spugna”. Qui le strategie verdi saranno il punto di congiunzione tra gli edifici e gli spazi pubblici. Trincee piantumate, giardini per la raccolta di acqua piovana, spazi verdi interrati per il drenaggio, saranno tutte strategie indispensabili a garantire la massima efficienza idrica e, cosa non da meno, ad evitare esondazioni ed allagamenti. Sia le acque grigie che quelle nere saranno depurate e riutilizzate per irrigare i giardini o per i servizi igienici.

Solo Greenbuilding ad alta efficienza

Jolshiri smart city - per gentile concessione di HDD
Jolshiri smart city – per gentile concessione di HDD

Gli edifici seguiranno standard di progettazione molto elevati, abbattendo i consumi ed affidandosi alla bioedilizia per materiali più salubri e meno inquinanti. L’energia rinnovabile sarà ovviamente uno dei cardini: le facciate fotovoltaiche produrranno energia, mentre i doppi vetri ridurranno le dispersioni termiche. Le pompe di calore geotermico ed i sistemi di ventilazione intelligente controlleranno i consumi per il riscaldamento ed il raffrescamento.

La fine del progetto è segnato per il 2030 anno di svolta a livello mondiale. Non resta che attendere fiduciosi.

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