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Così le auto elettriche trasformeranno l’internet delle cose

Così le auto elettriche trasformeranno l'internet delle cose

 

(Rinnovabili.it) – La stazione di ricarica per le auto elettriche del futuro assomiglierà a molte cose, tranne che a una stazione di ricarica. Sembra un gioco di parole, ma dietro vi è uno studio approfondito della mobilità urbana e delle sue evoluzioni negli anni a venire. Lo hanno portato avanti, durante il 2015, la casa automobilistica giapponese Nissan e l’eminente studio di architettura britannico Foster+Partners.

Il risultato della loro ricerca rilancia è legato a doppio filo all’evoluzione tecnologica di quello che chiamiamo internet delle cose (IOT). La visione di Nissan e Foster+Partners è quella di un futuro della mobilità completamente connesso e basato sulle auto elettriche. Tecnologie come la vehicle-to-grid, lo storage con batterie al litio, la ricarica wireless, la guida automatica e la connettività over-the-air (OTA), non solo stanno cambiando il sistema con cui le auto vengono rifornite, ma anche le modalità di uso e trasferimento dell’energia nelle principali città.

Il passaggio ai veicoli elettrici (EV) sta già creando la necessità di una nuova rete di approvvigionamento. Tale rete, secondo lo studio Foster+Partners, può essere sostenibile, innovativa e non limitarsi soltanto alla ricarica delle auto.

 

Così le auto elettriche trasformeranno l'internet delle cose 2

 

L’idea è creare un sistema di strade intelligenti, in cui tutto è connesso: le auto, le case, la rete elettrica e le stesse carreggiate. Le auto si ricaricano tramite l’energia rinnovabile presa dalle abitazioni circostanti, oppure tramite sistemi wireless installati negli appositi spazi. Una volta cariche, grazie al pilota automatico potrebbero liberare la piazzola per andare a parcheggiarsi altrove, mentre i proprietari dormono.

Nella visione fantascientifica di Nissan e Foster+Partners, l’automobile stessa è vista come un hub di potenza, capace a sua volta di fornire energia alle case, agli uffici, immetterla in rete o alimentare altri dispositivi e veicoli. Potremo addirittura parcheggiare l’auto dentro gli uffici, dove specifici punti di accesso alla rete permetteranno al veicolo di ricaricarsi o scambiare energia con il palazzo. Questo utilizzo delle auto elettriche come sistemi di accumulo, sostengono gli ideatori, potrebbe ridurre di molto gli sprechi.

Portando all’estremo la visione del team nippo-britannico, possiamo immaginare un mondo in cui la produzione distribuita di energia rinnovabile è così abbondante da diventare un bene gratuito condiviso tra le città. Contestualmente, benzinai e molti parcheggi verrebbero sostituiti da spazi verdi.

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