Aquellum segue i recenti annunci per la costruzione delle comunità di Leyja, Epicon, Siranna, Oxagon, Trojena, The Line e Norlana
(Rinnovabili.it) – A poche settimane dall’ultimo annuncio, NEOM torna a sorprendere con la proposta di una nuova città futuristica: Aquellum. Ideata come una comunità all’avanguardia, Aquellum sarà uno spazio empirico di lusso, letteralmente inglobato all’interno delle colline del golfo di Aqaba.
Una comunità sommersa
A giudicare dalle dichiarazioni di NEOM, la città di Aquellum sarà invisibile dall’esterno nascosta da una serie di colline mozzafiato alte 450 metri. L’idea è quella di creare un ecosistema futuribile integrato “armoniosamente” nel paesaggio naturale. Il suo reale impatto sarà ovviamente da valutare, per il momento tuttavia i render mostrando un design surreale al limite della fantascienza.
Aquellum sarà raggiungibile attraverso un porticciolo flottante che condurrà i visitatori in nave attraverso un canale sotterraneo nascosto all’interno della montagna.
Una volta all’interno, gli ospiti della comunità potranno godere di una vista verticale sulla comunità sommersa 100 metri più in basso. A dominare sarà la tecnologia avanzata e la digitalizzazione, oltre ad uno stile di vita a zero emissioni, nel rispetto dell’obiettivo Saudita al 2030.
Nella comunità futuribile troveranno posto residenze, spazi commerciali, mostre, esibizioni, hotel e zone di intrattenimento. Un caratteristico spazio chiamato “Il Generatore” accoglierà un laboratorio di ricerca dove saranno sviluppate soluzioni innovative per uno stile di vita digitalizzato ed ecofriendly. Aquellum segue i recenti annunci riguardanti Leyja, Epicon, Siranna, Utamo e Norlana, anch’esse destinazioni turistiche sostenibili situate nel golfo di Aqaba.
Greenwashing o ecofriendly?
Dalla città lunga 170 km, ma completamente car free, ai miliardi di alberi piantati nel deserto, fino alle destinazioni ecoturistiche sciistiche, sommerse, immersive e futuribili.
La promessa di NEOM è quella di creare una comunità dove l’essere umano sia posto al centro, ma in perfetta condivisione con la natura, preservata e salvaguardata. I piani prevedono città senza auto e carbon neutral, altamente tecnologiche per limitare il fabbisogno energetico all’interno di uno dei luoghi naturali del Pianeta di certo non tra i più ospitali. Una volta ultimata NEOM potrebbe estendersi per oltre 26.000 kmq e governata da un sistema legale completamente autonomo.
Entrando nel dettaglio, pur essendo esteticamente molto diverse, le città saranno concepite tutte nello stesso modo con isolati autosufficienti dove i servizi sono raggiungibili in meno di 5 minuti a piedi o in bicicletta. Le lunghe distanze invece saranno coperte grazie a treni iperveloci, i cui tragitti non dovranno superare mai i “20 minuti” di viaggio.
Le promesse sono green, ma la realtà per il momento resta ben lontana dalle promesse. L’idea di allontanarsi dal petrolio a favore di fonti più pulite, non sembra essere realmente nei piani Saudita, e una città ecofriendly nel bel mezzo del deserto non si sposa con questa visione. Per essere realmente carbon neutral inoltre, si dovranno soddisfare molteplici variabili. Ad esempio il cibo necessario ad alimentare tutte queste comunità dovrebbe essere prodotto in loco, ma sarà realmente possibile? I desalinizzatori per la produzione di acqua potabile, indispensabile in un luogo desertico, soddisferanno realmente principi ecofriendly o sarà tutto “greenwashing”?