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Adattamento urbano in Europa: le città sono la chiave della resilienza

Adattamento urbano in Europa
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La superficie impermeabile delle città è aumentata del 6% rispetto al 2020 

Il caldo che attanaglia l’Italia in questi giorni ci mostra un assaggio dei prossimi anni, destinati ad essere sempre più roventi. Da questo punto di vista le città sono certamente le più esposte agli eventi estremi del cambiamento climatico, una sfida che richiede soluzioni resilienti ed in grado di evolversi nel tempo. L’ultimo report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), “Adattamento urbano in Europa: cosa funziona”, prova a tracciare una rotta verso il futuro, lanciando allo stesso tempo un appello all’azione urgente e delineando una panoramica delle possibili azioni che si stanno intraprendendo.

Come garantire l’adattamento urbano in EUropa 

Ondate di calore, inondazioni, siccità, non c’è pace per le realtà urbane europee, ecco perchè si stanno moltiplicando gli appelli di molteplici organizzazioni internazionali ad investire nella resilienza sociale e urbana. Secondo il report AEA, la percentuale complessiva di terreni “sigillati” artificiali in Europa è già aumentata di oltre il 6% rispetto al l 2000. Nel frattempo, si stima che il 26,9% delle aree urbane abbia registrato un significativo (> 10%) aumento della popolazione nell’ultimo decennio. L’urgenza di agirà aumenterà pretendono interventi sempre più strutturati.

La resilienza al cambiamento climatico può essere dimostrata attraverso molteplici azioni, come una pianificazione urbana efficace, regolamenti edilizi specifici, incentivi economici ed assicurazioni, sistemi di allarme rapido e campagne di informazione. Il Report “Adattamento urbano in Europa” raccoglie le più importanti mettendole a disposizione a livello comunitario e municipale. Accanto alle azioni già messe in pratica, l’AEA traccia inoltre una panoramica delle opportunità emergenti con un elevato potenziale, come l’agricoltura urbana, la creazione di spazi pubblici umanocentrici e più vivibili ma anche quelle azioni volte alla protezione del patrimonio culturale facile preda del climate change.

Quali azioni stanno compiendo le città europee 

Il report esplora 5 tipologie d’azione finalizzate all’adattamento urbano in Europa, cinque strategie che consentono di costruire città più resilienti dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Solo una corretta combinazione di queste azioni, in base alle esigenze specifiche di ciascuna località, permette di raggiungere traguardi significativi riducendo realmente il rischio climatico. 

Le 5 key type measures (KTMs) indicate dal rapporto sono:

Come precedentemente sottolineato queste cinque azioni chiave rappresentano le macro aree di intervento che già oggi le città provano a mettere in pratica, ma senza una visione organica e realmente rivolta ad una pianificazione resiliente ai cambiamenti climatici. 

Le nature-based solutions ad esempio, le soluzioni basate sulla natura, stanno prendendo sempre più piede nelle realtà urbane, tanto da essere state inserite nel 91% dei piani di adattamento locale. Questa tipologia di azione ben si presta a ridurre la temperatura urbana, ma anche a mitigare i fenomeni di “impermeabilizzazione”. Inoltre fornisce il duplice vantaggio di aumentare la superficie pubblica vivibile a disposizione dei cittadini. Tuttavia, come sottolinea il report AEA, applicare solo questa categoria di azioni è limitante e certamente non potrà garantire un reale adattamento urbano in Europa. Saranno necessarie azioni congiunte in tutti i settori e a tutti i livelli di governance per garantire sia la risposta alle attuali emergenze, ma soprattutto una protezione dai rischi futuri. 

Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente sono necessari obiettivi ben più tangibili e soprattutto, misurabili in termini di progressi. Attualmente infatti solo il 2% degli indicatori utilizzati per il monitoraggio nei piani di adattamento climatico, sono collegati a specifici obiettivi comunitari di resilienza. 

Con la pubblicazione della prima valutazione europea del rischio climatico lo scorso marzo, l’AEA ha dimostrato che le attuali politiche di adattamento dell’Europa non tengono il passo con la rapida crescita dei rischi climatici.

Scarica qui il report “Adattamento urbano in Europa: cosa funziona?”.

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