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Tre nuovi ecoquartieri per l’Abruzzo

A Chieti, Pescara e Teramo nasceranno tre ecoquartieri che trasformeranno i brownfields, le zone industriali dismesse, in spazi sostenibili, ben collegati, densi di verde e di servizi

Pescara
Pescara

(Rinnovabili.it) – Il progetto Ecoquartieri per l’Abruzzo finanziato dalla Regione Abruzzo mira alla trasformazione di tre aree degradate di Teramo, Chieti e Pescara in quartieri sostenibili per dare nuove abitazioni e servizi a giovani, anziani e famiglie.

I nuovi centri abitati sostenibili non saranno isole che orbitano intorno alla città ma faranno parte di essa e la completeranno dotandola dei servizi di cui è carente. Attualmente le zone in cui sorgeranno i nuovi distretti sono i cosiddetti “brownfields”: aree industriali dismesse o in via di dismissione che creano una discontinuità nel tessuto cittadino. Questa interruzione verrà colmata con un progetto di natura incrementale per Chieti e Teramo, mentre per Pescara una complessa strategia urbanistica sarà attuata con un negoziato trasparente del Comune con la proprietà.

 

Le caratteristiche dei nuovi ecoquartieri abruzzesi

Chieti
Chieti

Spazi caratterizzati da una mescolanza di fasce sociali, densi di verde e di spazi pubblici, dotati di trasporti propri ed nei quali l’ingresso al traffico veicolare sarà poco intrusivo. Nella progettazione sarà tenuto conto del’inquinamento acustico, della qualità dell’aria e dell’acqua e sarà posta attenzione agli sprechi ed al consumo di energia durante la costruzione e la gestione a regime.

Alla base dei piani c’è la creazione di reti che insieme concorrono alla sostenibilità: “reti verdi, reti d’acqua, reti di mobilità interne articolate ai diversi livelli, reti per l’energia, reti degli spazi pubblici che incorporano gli elementi del patrimonio storico-culturale disponibili localmente.”

 

 

 

Teramo
Teramo

La missione del progetto urbanistico è quella di rendere gli spazi “brutti e sporchi” alle porte delle città nuove isole pulite, dai materiali sostenibili e dai servizi efficienti. L’aspetto che accomuna la progettazione degli spazi dietro la stazione di Chieti, in prossimità dell’aeroporto di Pescara e delle aree dismesse della fabbrica Villeroy Boch  di Teramo è l’approccio sostenibile che rappresenta la filosofia portante del gruppo di lavoro composto da Emanuela Braì, Fabrizio Chella, Cesare Corfone, Claudia Di Girolamo, Gioia Di Marzio, Vincenzo La Rosa, Giustino Vallese.