Una lista di priorità per individuare i migliori software e la tecnologia digitale per trasformare e progettare la Smart City del futuro. Dublino e Boston i casi studio per le sperimentazioni.
Un team della University of Ireland, guidato dal professor Robert Michael Kitching, si occuperà di condurre l’indagine partendo da quattro attività urbane chiave: apprendere, gestire, lavorare e vivere nella città, individuando le soluzioni informatiche e tecnologiche che possano portare ai risultati migliore nel minor tempo.
Dublino e Boston sono le due città studio che si presteranno all’indagine, per sperimentare sul campo e testare i possibili risultati, arrivando alla fine alla completa trasformazione di questi due centri, in Smart City.
Il progetto SOFTCITY tenterà quindi di rispondere ad alcune semplici domande: come possono utilizzare questi software per governare la vita nelle città? In che modo questi software potranno trasformare la vita quotidiana dei singoli individui? Quali saranno i possibili risvolti politici ed economici del sistema?
Un terreno decisamente vasto quello che si prospetta davanti ai ricercatori che, in poco più di un anno, dovranno riuscire a stilare una lista di priorità, individuando quali software elaborare per arrivare al concetto di “Programmable City“, ovvero Smart City urbanisticamente programmabili.