Una lista di priorità per individuare i migliori software e la tecnologia digitale per trasformare e progettare la Smart City del futuro. Dublino e Boston i casi studio per le sperimentazioni.
(Rinnovabili.it) – Da giugno 2013 prenderà il via il progetto SOFTCITY, un’indagine finanziata dall’UE con 2,3 mln di euro, per individuare le possibili future interazioni tra software informatici e tecnologie innovative per trasformare le città in smart city.
Un team della University of Ireland, guidato dal professor Robert Michael Kitching, si occuperà di condurre l’indagine partendo da quattro attività urbane chiave: apprendere, gestire, lavorare e vivere nella città, individuando le soluzioni informatiche e tecnologiche che possano portare ai risultati migliore nel minor tempo.
Dublino e Boston sono le due città studio che si presteranno all’indagine, per sperimentare sul campo e testare i possibili risultati, arrivando alla fine alla completa trasformazione di questi due centri, in Smart City.
Il progetto SOFTCITY tenterà quindi di rispondere ad alcune semplici domande: come possono utilizzare questi software per governare la vita nelle città? In che modo questi software potranno trasformare la vita quotidiana dei singoli individui? Quali saranno i possibili risvolti politici ed economici del sistema?
Un terreno decisamente vasto quello che si prospetta davanti ai ricercatori che, in poco più di un anno, dovranno riuscire a stilare una lista di priorità, individuando quali software elaborare per arrivare al concetto di “Programmable City“, ovvero Smart City urbanisticamente programmabili.