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Sicurezza, comfort e sostenibilità: Smart Building unica risposta per la decarbonizzazione

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Immagine creata con IA di Bing Image creator

Per il 90% dei protagonisti del settore immobiliare non possedere uno SMart Building costa loro denaro, tempo e personale

(Rinnovabili.it) – Lo scorso 7 dicembre il terzo ed ultimo Trilogo dedicato alla revisione della Direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici, cd. Case Green, ha raggiunto un accordo. Ma per raggiungere davvero l’obiettivo di decarbonizzazione entro il 2050 gli edifici non dovranno essere solo energeticamente efficienti, ma anche digitalmente, trasformandosi in veri Smart Building.

La conferma arriva dagli stessi proprietari ed operatori del settore real estate, legati dall’urgenza di abbattere emissioni e consumi attraverso un uso intelligente delle tecnologie in nostro possesso. Intervistati dall’indagine commissionata dalla Johnson Controls e condotta dalla Forrester Consulting, i 3.445 proprietari immobiliari hanno sottolineato come l’unica strada per velocizzare il processo di decarbonizzazione sia quella degli Smart Building.

Migliore integrazione, automazione e intelligence

L’intervista ha coinvolto circa 3.500 persone provenienti da 25 Paesi e 18 settori ed ha messo un evidenza come la sostenibilità raggiunta attraverso l’integrazione, l’automazione e la digitalizzazione degli edifici, rappresenti una priorità aziendale. Solo il 10% degli intervistati afferma di essere proprietario di un vero e proprio Smart Building, mentre il 90% degli intervistati è consapevole di non affidarsi ad edifici completamente integrati, una mancanza che costa loro denaro, tempo e personale.

L’edificio intelligente del futuro offre modi nuovi e più efficaci per aiutare le aziende a raggiungere obiettivi climatici critici, ridurre i costi, migliorare le operazioni quotidiane per raggiungere la crescita del business e migliorare le esperienze personalizzate. Quando un edificio ‘prende vita’ con la tecnologia intelligente, tutte le parti interessate beneficiano dell’approccio integrato che, in ultima analisi, crea un ambiente più sano, sicuro e produttivo”, ha affermato il Direttore tecnico di Johnson Controls , Vijay Sankaran.

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Secondo gli intervistati i prossimi anni saranno cruciali per il mercato degli smart building, portando questa tipologia edilizia in cima alla classifica delle soluzioni più efficaci per garantire sostenibilità. AI, tecnologie digitali per ottimizzare l’uso di energia, gestione dei consumi da remoto e sistemi di apprendimento dall’uso che gli utenti fanno della struttura, saranno i cavalli di battaglia per gli smart building.

La chiave del successo è la partnership con fornitori di soluzioni digitali

Per il 74% degli intervistati da Johnson Controls la chiave del successo è quella di stringere una partnership con un’azienda in grado di fornire un’unica piattaforma digitale completamente integrata nell’edificio, con la quale gestire la totalità dei sistemi. La ricerca del giusto partner è fondamentale anche in considerazione del fatto che, il 73% degli intervistati non possiede le giuste competenze per poter gestire o trasformare uno smart building.

Ma cosa si intende dunque per smart building?

Un edifico intelligente è in grado di autogestirsi, ad esempio regolando l’illuminazione o la temperatura per migliorare efficienza e comfort. Sono edifici capaci di fornire informazioni accurate in tempo reale per massimizzare la sicurezza o affrontare concretamente, nel minor tempo possibile, una possibile minaccia. Gli smart building inoltre permettono di mantenere una continuità nelle attività aziendali anche in caso di eventi estremi oltre a migliorare la redditività dell’immobile. Per un terzo degli intervistati queste implementazione arriveranno anche grazie all’integrazione dell’AI nei sistemi gestionali.

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