Rinnovabili • Sky garden Rinnovabili • Sky garden

Sky garden, permeabilità e qualità del vivere per l’ultimo grattacielo di Seoul

Seguendo il pensiero “porosità uguale prosperità” i progettisti di ODA hanno rilasciato i disegni del nuovo supertall Terrarium Cheong-Dam, un grattacielo arricchito da uno sky garden a metà altezza e da una rete verde urbana che si estende all'intero quartiere

Sky garden
credits: ODA

Seoul punta a diventare Città Giardino entro il 2026

(Rinnovabili.it) – Creare uno spazio urbano “più significativo” migliorando la socialità della sfera pubblica attraverso un uso più ragionato del verde pubblico. E’ questo l’obiettivo che sposa il nuovo grattacielo presentato dallo studio ODA per Seoul con tanto di sky garden a mezza altezza. Il nome stesso del grattacielo “Terrarium Cheong-Dam” rievoca l’obiettivo del progetto che, una volta completato porterà alla città della Corea del Sud una torre di 45 piani alta 200 metri.

Verde pubblico “permeabile” alla vita cittadina

Il progetto di ODA per il grattacielo Terrarium Cheong-Dam è il vincitore di un concorso lanciato dalla città di Seoul come parte della Green Urban Space Recreation Strategy, la strategia urbana per potenziale il verde pubblico migliorando la qualità ed il benessere dei cittadini.

Oltre allo sky garden semi privato soprannominato “terrarium”, il grattacielo porterà una totale riqualificazione degli spazi a terra, coinvolgendo nel restyling l’intero quartiere. Il podio dell’edificio sarà permeabile al pubblico esterno rafforzando la connessione tra il paesaggio cittadino, il pubblico e la natura.

La torre sarà costruita in cemento, sicuramente non uno dei materiali più sostenibili al momento presenti sul mercato, tuttavia non sono ancora stati rilasciati dettagli specifici sulla qualità del materiale o sulle eventuali soluzioni green che verranno adottate.

Vogliamo offrire alla comunità uno spazio che serva sia come tregua dal paesaggio stradale sia come punto di collegamento accessibile con i quartieri commerciali e residenziali più desiderabili della città. Stiamo anche portando questo design poroso nello sky garden terrarium ricco di verde dell’edificio, offrendo ai futuri inquilini e residenti un altro spazio prezioso per interagire tra loro e godersi la natura. Questo supertall di Seoul è solo un esempio di come possiamo utilizzare il design per espandere la sfera pubblica, ravvivare le città e rafforzare le comunità”, commenta Erin Chen di studio ODA.

Sfruttando il naturale dislivello della collina su cui sorge, la struttura del podio sarà inoltre arricchita da una serie di giochi d’acqua e giardini scultorei, tutti elementi che oltre a portare qualità negli spazi, contribuiranno a ridurre l’isola di calore durante i periodi dell’anno più caldi.

Trasformare Seoul in una città giardino

Sono moltissimi i progetti che ruotano attorno alla città di Seoul per traghettarla verso un futuro più sostenibile, green e digitale. Gli interventi ricadono nel più ampio programma avviato dal governo cittadino per trasformare la metropoli in una Città giardino globale riqualificando molti degli edifici al momento in stato di degrado nel perimetro interno della città. L’iniziativa “Garden City Seoul” si muoverà su 4 parole chiave di sviluppo sostenibile:

  1. Vuoto: svuotare gli spazi stracolmi per creare spazi verdi urbani pubblici, liberando spazi ad alta densità per sostituirli con aree verdi.
  2. Connessione: collegare le cinture verdi recise per creare spazi verdi urbani pubblici, valorizzando le aree al momento di solo passaggio.
  3. Ecologia: preservare l’ambiente naturale attorno al fiume Hangang, nonché le montagne e i ruscelli vicini per creare giardini ecologici con scenari naturali.
  4. Sensibilità: nuovi punti di riferimento con giardini fioriti di alta qualità, mescolati con sensibilità e cultura.

Tra i progetti più celebri in corso di realizzazione a Seoul ricordiamo Project H1 di UNStudio, una smart city che sfrutta l’innovazione digitale e the Leaf, l’isola artificiale di Heatherwick Studio per la riqualificazione dell’area limitrofa allo stadio olimpico.