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Con il Sistema a Cappotto termico consumi ridotti del 45%: parola di Cortexa

Sistema a Cappotto termico
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Il 78% degli edifici italiani sono stati costruiti prima dell’entrata in vigore della prima legge sul risparmio energetico

(Rinnovabili.it) – I dati raccolti fino ad ora parlano chiaro: il sistema a cappotto termico consente di ridurre del 45% i consumi energetici di un condominio e dl 33% quelli di una villetta a due piani. Inoltre, assicurare al proprio alloggio un livello sufficientemente alto di efficienza energetica, migliorando ad esempio la classe APE, permette di incrementarne il valore del 25%. Sono solo alcuni dei motivi per i quali, secondo Cortexa, intervenire sulla coibentazione termica degli immobili non è solo consigliabile, ma indispensabile per raggiungere davvero la decarbonizzazione.

Per mettere nero su bianco le potenzialità del Sistema a Cappotto ed i numerosi vantaggi ambientali, economici e sociali che ne derivano, il Consorzio ha stilato il Manifesto “ETICS for – 55%”. Il vademecum vuol essere un aiuto a velocizzare gli interventi di riqualificazione rendendoli più efficaci, soprattutto in vista delle prescrizioni della nuova Direttiva EPBD sulle Prestazioni degli edifici parte del programma Fi for 55.

“Per potere fare fronte ai problemi di inquinamento ambientale, ai troppo elevati costi di energia per le famiglie, alle richieste dell’Europa e per rendere più sostenibili gli immobili italiani, è necessario adottare misure efficaci e durature per la riduzione dei consumi e degli sprechi energetici”, spiega il Consorzio Cortexa in merito al perchè il Sistema a Cappotto Termico sia imprescindibile. Non bastano le sole fonti rinnovabili, se un edificio è disperdente continuerà a consumare più di quanto necessario.

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Perchè il Sistema a Cappotto è sostenibile per l’ambiente

Nel Manifesto ETICS FOR -55%, Cortexa ricorda che gli edifici italiani sono responsabili del 40% dei consumi totali di energia e del 36% delle emissioni di CO2. L’utilizzo di un Sistema a Cappotto Termico permette di ridurre del 45% i consumi nei condomini e del 33% quelli nelle villette a due piani. Inoltre produrre il Cappotto termico richiede meno energia di quella risparmiata nel suo ciclo di vita. E’ cruciale per la transizione energetica perchè “cambiare fonte di approvvigionamento (da fossile a rinnovabile) senza prima eliminare gli sprechi degli edifici non isolati non è un vero passaggio verso un’economia più green”. Un edificio ben coibentato è un edifico confortevole e duraturo nel tempo.

Perchè il Sistema a Cappotto è sostenibile per l’economia

Come ha ben documentato il Superbonus, la riqualificazione energetica degli edifici crea posti di lavoro. Inoltre l’efficientamento non è un costo per la società bensì un investimento per il futuro, assicurando anche un incremento al valore dell’immobile. Secondo le ultime stime infatti, un trilocale in classe A costa mediamente il 68% in più rispetto ad un appartamento della stessa metratura in classe G, con picchi che superano anche il 100% del valore in città come Torino e Palermo.

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Perchè il Sistema a Cappotto termico è sostenibile per la società

In questo caso le parole d’ordine sono benessere e sicurezza. Gli edifici dotati di un cappotto termico spesso risultano esteticamente più belli, migliorando di conseguenza la qualità dei quartieri e delle città. La qualità dell’aria indoor è indispensabile per migliorare il comfort e di conseguenza per ridurre i problemi di salute con il risultato di un risparmio economico generalizzato sulle cure mediche nazionali. Un dettaglio non irrilevate poi è che l’installazione di un sistema per la coibentazione può essere installato anche senza che i proprietari siano costretti a lasciare l’immobile durante i lavori.

I prossimi passi da oggi al 2030

Se in tutta l’Italia si passasse ad edifici in classe A o B, si otterrebbe un risparmio di 115 TWh ed una riduzione dei consumi totali di gas del 49%. Il Manifesto si chiude con i 4 interventi che, secondo Cortexa, sono indispensabili all’Italia per affrontare e vincere la sfida dell’efficienza energetica:

  1. Una pianificazione di lungo periodo (2030/33 – 2050) per tutte le misure per l’efficienza energetica in edilizia tramite interventi di coibentazione dell’involucro edilizio. Sono necessarie regole certe affinché la filiera possa organizzarsi e realizzare il cambiamento e per evitare i fenomeni speculativi che hanno caratterizzato Bonus Facciate e Superbonus 110%.
  2. Sviluppare un sistema di incentivazione e finanza agevolata con programmazione a lungo termine (2030/33 – 2050) che non necessariamente dovrà impattare su debito o deficit. Utilizzando ad esempio i certificati bianchi (anche denominati Titoli di Efficienza Energetica) ed il Conto Termico. “Entrambi hanno la caratteristica di essere automaticamente finanziati grazie ad un prelievo sulle bollette energetiche (pertanto non impattano né sul debito, né sul deficit), incentivano anche interventi di riqualificazione energetica ma non di tipo profondo.Con i dovuti aggiustamenti rispetto al loro attuale utilizzo, questi strumenti potrebbero diventare lo strumento ideale per incentivare, da soli o abbinati alle detrazioni fiscali, le riqualificazioni profonde”.
  3. Premiare gli interventi con maggiore efficacia, come, secondo i dati di ENEA, il Sistema a Cappotto, come evidente dai dati riportati in tabella 1.
  4. Definizione e applicazione di criteri minimi vincolanti per garantire efficacia e durabilità degli interventi con Sistema a Cappotto, quali certificazioni ETA e CE, professionisti qualificati e imprese formate.

Leggi qui il Manifesto completo di Cortexa ETICS FOR -55%

È disponibile anche una versione infografica del Manifesto ETICS FOR -55% di Cortexa, che può essere scaricata a questa pagina del sito Cortexa“.

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