Si fanno passi avanti nella ricostruzione post Sisma 2016. Al via la progettazione e affidamento dei lavori per le scuole selezionate puntando a sicurezza ed efficienza energetica
Gli edifici danneggiati dal Sisma 2016 e oggetto di demolizione con ricostruzione dovranno qualificarsi come Near Zero Energy Building
(Rinnovabili.it) – I professionisti e le imprese che avevano partecipato alla gara per la ricostruzione delle 228 scuole distrutte o danneggiate dal Sisma del 2016, potranno finalmente essere reclutati e passare alla fase operativa. A sancire un passaggio importante è lo sblocco degli Accordi Quadro previsti dal “Piano straordinario di ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal terremoto del 2016”.
Da questo momento i soggetti attuatori quali Comuni e enti proprietari delle scuole, potranno procedere con la progettazione delle nuove strutture o, se già completata, procedere con l’affidamento dei lavori.
“Le scuole e il grande servizio che garantiscono per le famiglie e le comunità locali svolgono una funzione fondamentale anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento, che contraddistingue le aree interne e in particolare i territori dell’Appennino centrale. Per questo interventi di questo tipo hanno un valore ulteriore nell’area colpita dal sisma”, ha commentato i Commissario Straordinario Guido Castelli. “L’obiettivo di tutti noi è fare presto e bene e questo significa anche assistere al meglio i Comuni e gli enti proprietari delle scuole nel delicato passaggio dai progetti ai cantieri veri e propri. Grazie al supporto di Invitalia, anche in fase di attuazione, sarà possibile la migliore e più veloce realizzazione degli interventi. Oggi finalmente i soggetti attuatori saranno in grado di attivare i servizi di progettazione e di procedere verso la cantierizzazione”.
Ricostruzione post sisma con edifici Nzeb
Il valore degli interventi è pari a 899 milioni di euro di cui 643 mln per l’esecuzione dei lavori. Il programma prevede la ricostruzione di 228 scuole, 47 soggetti a tutela mentre 181 non vincolati, ciascuna delle quali gestita da un bando apposito.
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Alla gara bandita a giugno 2022 avevano aderito 553 soggetti per un totale di 163 offerte economiche. L’obiettivo è ovviamente la messa in sicurezza delle strutture, offrendo le migliori prestazioni antisismiche e la migliore qualità del costruito. Le semplificazioni normative introdotte negli ultimi anni, hanno permesso di velocizzare i lavori che andavano al rilento facendo ben sperare per il futuro. E’ da sottolineare che l’Accordo Quadro prevede che tutti gli edifici che verranno ricostruiti da zero dovranno garantire prestazioni al pari di nzeb, ovvero edifici ad energia quasi zero.