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Comunità energetiche e green building per la ricostruzione post Sisma del 2016, grazie all’accordo tra GSE e Castelli

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Foto di Angelo Giordano da Pixabay

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credits: GSE

G.Castelli: “Dobbiamo ricostruire edifici sicuri e sostenibili. Il GSE è alleato fondamentale per impostare la transizione energetica che vorremmo realizzare nell’Appennino centrale”

(Rinnovabili.it) – E’ stato sottoscritto ieri un Protocollo d’Intesa che lega, Guido Castelli, il Commissario Straordinario per la ricostruzione dei territori colpiti dal Sisma 2016, e il Presidente del GSE, Paolo Arrigoni. La sigla dell’accordo segna un momento di grande importanza e permetterà di accelerare la riqualificazione degli edifici pubblici danneggiati dal terremoto che, sette anni fa, colpì Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Obiettivo Sostenibilità 2030

Non solo ricostruzione, ma riqualificazione in chiave green. Il Protocollo d’Intesa infatti permetterà di potenziare le risorse a disposizione per la ricostruzione ed indirizzare gli investimenti pubblici a favore di uno sviluppo sostenibile in vista del 2030.

In questo modo i territorio colpiti dal Sisma del 2016, potranno beneficiare a pieno del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), attuando a pieno anche le misure previste dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e dal Piano Nazionale Complementare, di fondamentale rilevanza per i territori colpiti dal terremoto.

Questo Protocollo dà continuità e potenzia la collaborazione già avviata con la Struttura Commissariale per riqualificare i territori colpiti dal terremoto del 2016 in modo efficiente e coerente con gli obiettivi di sostenibilità al 2030 – afferma il Presidente del GSE Paolo Arrigonicome GSE stiamo proseguendo le attività di assistenza agli Enti locali per la presentazione delle richieste di incentivazione per  il Conto Termico e la qualifica delle configurazioni di autoconsumo individuale e collettivo per la condivisione di energia da fonti rinnovabili”.

La collaborazione tra il Commissariato e il GSE non è una novità, da anni continua una collaborazione proficua che ha permesso di portare avanti programmi di formazione specifici per professionisti e tecnici comunali coinvolti nella ricostruzione, preparandoli all’utilizzo di soluzioni per l’efficientamento energetico degli edifici. Inoltre il GSE, ha già presentato 14 i progetti dedicati al rifacimento di scuole e alloggi pubblici, per ottenere finanziamenti aggiuntivi volti a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici coinvolti nel Sisma del 2016.

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Il GSE è un alleato fondamentale per impostare al meglio la transizione energetica che vorremmo realizzare nell’Appennino centrale – dichiara il Commissario Guido Castellidobbiamo ricostruire edifici sicuri e sostenibili, così da porre solide basi per le prossime generazioni che vorranno abitarli. Questa necessità è ancora più evidente quando pensiamo agli edifici pubblici, la cui ricostruzione e riparazione deve essere occasione di migliorarli anche sotto il profilo energetico. Per ottenere questo risultato, che rappresenta una priorità anche a livello europeo, siamo consapevoli che gli Enti locali vanno accompagnati per far fronte alle sfide della progettazione e dell’attuazione”.

Fondi Commissariali e Conto Termico per accelerare la ricostruzione

Il nuovo Protocollo d’Intesa siglato ieri, permetterà di utilizzare i fondi commissariali ed il Conto Termico per accelerare il percorso di formazione, supporto e assistenza agli enti locali coinvolti. In questo modo, i comuni del cratere avranno la possibilità di ricostruire gli edifici pubblici in chiave sostenibile ed efficiente, favorendo anche lo sviluppo di iniziative di condivisione dell’energia rinnovabile attraverso la costituzione di Comunità Energetiche Locali.

Per garantire un coordinamento efficace di tutte le attività, è stato istituito un Comitato di Coordinamento composto dai rappresentanti di entrambe le parti e dai direttori degli Uffici Speciali Regionali per la ricostruzione. Il Protocollo d’Intesa ha validità fino al 31 dicembre 2023.

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