La rete di pozzi e tiranti sotterranei permetterà anche di realizzare le infrastrutture indispensabili per il paese
(Rinnovabili.it) – Due pozzi in cemento armato sotterranei, da cui partiranno 328 tiranti per 12.970 metri lineari totali, sono i numeri del progetto che ha preso il via ad Arquata del Tronto per rafforzare l’intera collina del centro storico pesantemente danneggiata dal Sisma del 2016.
Si tratta di una soluzione assolutamente innovativa sviluppata dalla Fondazione Eucentre per l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche.
Lo studio è stato presentato la scorsa settimana alla presenza del Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ed ha coinvolto attivamente anche l’Università di Pavia e l’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti-Pescara.
Come avverrà la messa in sicurezza sismica della collina
Sulla base delle ricerche condotte da Eucentre il primo passaggio sarà la messa in sicurezza della strada provinciale e della strada di accesso al paese rinforzando le strutture con micropali verticali. Saranno poi realizzati i terrazzamenti rafforzati per accogliere i nuovi edifici. Ma a fare la differenza sarà l’intricato sistema di tiranti sotterranei, indispensabile per rinforzare proprio la collina che, durante il Sisma 2016, ha giocato un ruolo determinante. Il sistema sviluppato da Eucentre creerà delle nuove fondamenta all’intero paese, garantendo la massima sicurezza e resistenza ai futuri terremoti.
I 328 cavi attraverseranno da un lato all’altro la collina a quote diverse, partendo dai due pozzi in cemento armato di otto metri di diametro collocati ai due lati del colle su cui sorge Arquata.
Con una vita utile già calcolata in oltre 100 anni, i tiranti potranno essere sostituiti nel tempo grazie alla predisposizione di solai interpiano tra una quota e l’altra.
Le infrastrutture sotterranei comprese le reti idriche e elettriche, saranno visitabili dalla parte centrale del paese, e ispezionabili a vista anche nel resto del borgo storico.
Via libera al bando di gara per la progettazione esecutiva
La scorsa estate, a 5 anni dal Sisma del 2016, sono state avviate le opere di demolizione e rimozione delle macerie, dopo una complessa progettazione e ricomposizione delle esigenze private, dei vincoli esistenti, delle necessità di viabilità e sicurezza. Oggi, al termine di questi interventi, si può finalmente parlare di ricostruzione dando il via libera alla pubblicazione del bando di gara per assegnare la progettazione esecutiva dei lavori di rinforzo della collina.
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“Per restituire serenità e prospettiva a questa comunità così drammaticamente messa alla prova, dobbiamo garantire loro il massimo livello di sicurezza immaginabile”, ha dichiarato Guido Castelli. “Grazie allo straordinario lavoro della fondazione Eucentre siamo di fronte a un progetto all’avanguardia. Un’innovazione radicale nella sostanza, che preserverà però la forma storica del paese. La ricostruzione del centro Italia deve migliorare le condizioni pre-esistenti, per far sì che sia possibile vivere e investire in questi luoghi splendidi, in piena sicurezza”.
I costi e le tempistiche dell’opera saranno indicati nel bado di gara mentre i lavori potranno partire appena ultimate le procedure.