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Sicurezza cantieri e bonus: in arrivo nuove norme sui contratti

Stretta sugli standard di sicurezza dei cantieri, Orlando annuncia di voler subordinando l'ottenimento dei bonus edilizi ai contratti collettivi nazionali di settore

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Apprezzamento unanime dalla filiera delle costruzioni che da tempo chiede maggiore tutela per lavoratori e imprese in merito alla sicurezza in cantiere

(Rinnovabili.it) – Ieri si è fatto un ulteriore passo avanti in materia di sicurezza dei cantieri e soprattutto di parità nel rispetto delle regole per le imprese che si affacciano ai bonus edilizi.

In occasione dell’incontro tra il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ed i rappresentati del Settore edile, è infatti emersa la volontà di procedere con un intervento normativo urgente per subordinare l’ottenimento dei benefici connessi ai bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore (ccnl).

Una decisione che ha raccolto l’apprezzamento generale delle principali associazioni datoriali (Ance, Alleanza delle cooperative – Legacoop produzione e servizi, Confcooperative lavoro e servizi, Agci-Produzione e Lavoro, Confapi Aniem) e delle rappresentanze sindacali dei lavoratori (FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil).

Tale soluzione”, sottolineano i firmatari, “va infatti incontro alle richieste che insieme abbiamo avanzato al Governo e che abbiamo formalizzato in una lettera inviata al Ministro del lavoro e delle politiche sociali il 10 gennaio scorso in cui evidenziavamo la necessità dell’assoluta osservanza del contratto collettivo del settore e del sistema bilaterale che ne deriva, in quanto strumento fondamentale per la formazione e la tutela della sicurezza dei lavoratori”.

Gravi violazioni in materia di salute, sicurezza e legalità

Un intervento deciso era chiesto da tempo, soprattutto in seguito alle gravi irregolarità riscontrate nella sicurezza dei cantieri. Dal 1 settembre al 31 dicembre 2021, ben l’87% delle 5.000 imprese controllate dall’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) sono risultate irregolari in materia di sicurezza del lavoro.

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Le nuove disposizioni andrebbero a tutelare sia i lavoratori che le imprese che da sempre operano nella legalità.

Solo in questo modo”, sostengono imprese e lavoratori dell’edilizia, “è possibile garantire che tutti gli sforzi messi in campo per la ripartenza economica e sostenibile del Paese, a cominciare dai bonus edilizi, siano rivolti esclusivamente a operatori qualificati, che rispettano tutti le stesse regole e che pongono al primo posto la salute e la sicurezza dei lavoratori”.