Rinnovabili • sicurezza cantieri Rinnovabili • sicurezza cantieri

Sicurezza cantieri: bonus fiscali solo a imprese con contratti collettivi

Via libera alla norma che obbliga le imprese edili a rispettare i contratti collettivi nazionali per garantire la sicurezza dei cantieri

sicurezza cantieri
via depositphotos.com

Orlando: “Il Superbonus ha provocato la nascita di imprese improvvisate a scapito della sicurezza nei cantieri”

(Rinnovabili.it) – Era stata promessa ed è arrivata, la stretta sulla sicurezza dei cantieri che prevede l’obbligo per le imprese edili di rispettare le norme stabilite nei contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl).

Alla decisione si era giunti ad inizio febbraio, a seguito dell’incontro tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ed i rappresentati del Settore edile. Durante il confronto era emersa le necessità di intensificare i controlli per evitare la nascita di imprese improvvisate, soprattutto in relazione ai bonus fiscali.

Leggi anche Sicurezza cantieri e bonus: in arrivo nuove norme sui contratti

Il via libera ufficiale alla norma è arrivato durante il fatidico Consiglio dei Ministri del 18 febbraio.

Bonus fiscali solo ad imprese che rispettano la legge

La norma prevede che le detrazioni fiscali legate ai bonus edilizi, siano rilasciate soltanto in presenza di “un contratto siglato da organizzazioni che hanno messo al centro della loto attenzione il tema della sicurezza dei cantieri”. Come sottolineato dal Ministro Orlando durante la conferenza stampa a chiusura del CdM, è un fatto positivo per i lavoratori, per le imprese e per la società.

I lavori edili riconosciuti saranno solo quelli eseguiti da datori di lavoro che applicano i contatti collettivi del settore nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Il compito di verificare che il CCNL sia applicato ed inserito nell’atto di affidamento dei lavori, sarà affidato all’Agenzia delle Entrate con il supporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dell’INPS e delle Casse Edili.

Era ormai tempo di intervenire sul tema della sicurezza nei cantieri, bloccando tutte quelle imprese nate solo per sfruttare i bonus fiscali. Ad inizio anno, Ance aveva denunciato la sorprendente ed al quanto insolita nascita di ben oltre 11mila nuove imprese edili da luglio 2021 ad inizio 2022, il 60% delle quali create da imprenditori alla prima esperienza nel settore.

“Se c’è un buon lavoro – ha concluso Orlando parlando ai giornalisti – se c’è un lavoro sicuro, c’è coesione sociale, c’è civiltà”.