Approvato in via definitiva il nuovo regolamento sulla sostenibilità energetico-ambientale degli edifici. tra le novità previste, il certificato si sostenibilità ambientale, maggiori incentivi economici e Protocollo Itaca.
(Rinnovabili.it) – E’ arrivato il via libera definitivo anche dalla Giunta Polverini, per il regolamento sulla certificazione energetica ed ambientale degli edifici già previsto dalla legge sulla bioedilizia. Diverse le novità che verranno applicate dal Regolamento, che ha già recepito alcune delle osservazioni riportate a fine gennaio dalla Commissione Lavori Pubblici e Politiche per la Casa del Consiglio Regionale.
Accanto alla creazione di due elenchi distinti per l’accreditamento delle figure professionali abilitate al rilascio delle certificazioni energetico-ambientale e di quelle energetiche, il nuovo provvedimento introduce il “Certificato di sostenibilità ambientale”, un documento che andrà ad affiancarsi all’attestato di certificazione energetica previsto dalla legge nazionale. Facoltativo per gli edifici privati, ma fin da subito obbligatorio per tutti gli immobili di proprietà della Regione, il nuovo certificato avrà una durata decennali, con la possibilità di rinnovo e l’obbligo di aggiornamento qual’ora si decida di intervenire con ristrutturazioni edilizie o impiantistiche, che modifichino le prestazioni energetiche o ambientali dell’edificio.
I benefici dell’applicazione del nuovo Regolamento saranno anche economici, grazie alla diminuzione degli oneri dovuti per il rilascio dei permessi di costruire, all’incremento della volumetria utile e alla definizione degli incentivi erogati dalla Regione e destinati a soggetti pubblici (50%) e privati (20%) in base al costo complessivo dell’intervento. Un passo in avanti importante previsto dal Regolamento sulla sostenibilità energetico-ambientale degli edifici, sarà la possibilità di veicolare fino al 60% dei fondi destinati al residenziale facendo obbligatoriamente riferimento al Protocollo di Itaca, strumento indispensabile per interventi di Bioedilizia.
“Si tratta di un documento molto atteso dagli ordini professionali e dai cittadini – dichiara l’assessore regionale alle Politiche per la casa, Teodoro Buontempo – perché colma un vuoto regolamentare che aveva reso inapplicabile la legge regionale sulla bioedilizia, la numero 6 del 2008, che diventa così operativa. Il nuovo regolamento, che conferma la rinnovata attenzione da parte della Regione Lazio per la qualità e la compatibilità ambientale delle abitazioni, consentirà di disciplinare l’accesso a contributi economici regionali e alle agevolazioni comunali”.
“Si potrà infine esprimere un ‘voto’ per l’alloggio – conclude Buontempo – su una scala da uno a cinque, in base al livello di prestazione della sostenibilità ambientale posseduta. Sarà prioritario utilizzare aree ed edifici dismessi, materiali bioedili meno inquinanti e di provenienza locale, fonti di energia rinnovabile, sistemi di raffrescamento naturali, far ricorso alla domotica per migliorare la qualità della vita all’interno delle abitazioni”.