(Rinnovabili.it) – Sono stati inaugurati lo scorso sabato i sette nuovi edifici super intelligenti dell’Università di Torino, parte integrante del Campus Luigi Einaudi e caratterizzati da tecnologie innovative ed architettura di alto livello. Affacciati attorno ad una grande piazza ed immersi nel verde, i 45.000 mq del Campus dedicati ad oltre 8.000 studenti, sono nati da un progetto degli architetti della Foster+Partners, prestando moltissima attenzione agli aspetti di efficienza energetica, sostenibilità ambientale, solar design e strategie bioclimatiche, il tutto inserito in un grande spazio verde di oltre 14.000 mq.
“Con la nascita del Campus Einaudi – ha dichiarato il Prorettore dell’Università di Torino, Sergio Roda – l’Università contribuisce nei fatti all’ambizioso progetto di ‘Torino Città universitaria’, e lo fa con un’opera destinata, per l’altissimo profilo architettonico e l’impatto urbanistico, ad entrare di diritto tra i simboli identificativi della Città. In una fase di grave crisi economica – continua – un investimento di tale portata, circa 135 milioni di euro, rappresenta, inoltre, un forte segnale antitendenza sulle potenzialità di ripresa della nostra Città”.
Sette edifici ma un’unica copertura che si è da subito trasformata nel segno distintivo del progetto, rendendosi visibile da numerosi punti della città. Grazie ad una progettazione ispirata ai principi del solar design, la copertura si trasforma in un elemento attivo di grande importanza, indispensabile per mantenere sotto controllo la temperatura interna e limitare l’irraggiamento diretto delle aule. L’intero perimetro del tetto è stato appositamente disegnato e diversificato in base all’irraggiamento solare, garantendo il giusto equilibrio tra sole ed ombra, permettendo contemporaneamente di abbattere i consumi per il raffrescamento estivo (di oltre il 20%) e di aprire ampie vetrate lungo tutte le facciate. Oltre a garantire un perfetto isolamento acustico dal rumore del traffico esterno, gli edifici del Campus assicurano anche un equlibrato rapporto tra illuminazione naturale ed artificiale, esclusivamente composta da elementi a basso consumo regolabili singolarmente per ciascun ambiente a seconda delle esigenze. A completare il quadro dell’efficienza si aggiunge impianto di trigenerazione che permette un risparmio del 15-20% rispetto a sistemi tradizionali.
La stessa attenzione riservata alle tecnologie ed alla progettazione bioclimatica è stata utilizzata nella scelta dei materiali utilizzati: 7.200 mq di superfici esterne fotocatalitiche, in grado di catturare gli idrocarburi e le sostanze inquinanti presenti nell’aria per trasformarle in semplici sali minerali innocui; legno certificato secondo le norme del Forest Stewardship Council per i soffitti; bamboo a ridottissimo impatto ambientale per le pavimentazione.
Non poteva mancare la componente domotica in questo caso sviluppata secondo i concetti del Building Automation, con gestione integrata e computerizzata degli impianti tecnologici e delle reti di comunicazione, che permette di ridurre i costi e accrescere la produttività, calibrando le esigenze di confort zona per zona, elemento più che mai importante in un complesso come il Campus composto da numerosi differenti ambienti.