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Enti Locali acquistano crediti edilizi: la soluzione per lo sblocco della cessione

Il primo ad acquistare crediti edilizi da due Banche è la Provincia di Treviso, seguita da operazioni analoghe di Sardegna, Lazio e Umbria

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Secondo le ultime rilevazioni dell’AdE l’ammontare dei crediti è pari a 99,4 mld di euro

(Rinnovabili.it) – La soluzione allo sblocco della cessione dei crediti potrebbe arrivare direttamente dagli Enti Locali e dai Comuni stessi. Il primo esempio di questo tipo arriva dalla Provincia di Treviso, la prima in Italia ad acquistare crediti d’imposta derivati da bonus edilizi per utilizzarli poi in compensazione dei propri oneri fiscali.

Si tratta di un’operazione unica nel suo genere, tanto che ancora non esistono vere e proprie indicazioni normative in merito.

Per il momento infatti il problema dello sblocco della cessione del credito, rimane uno dei nodi da sciogliere, al quale non hanno trovato soluzione ne gli interventi della Legge di Bilancio 2023 ne tantomeno le novità contenute nella conversione in Legge del DL Aiuti Quater.

Secondo quanto dichiarato dal Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti lo scorso dicembre, sarebbero stati ceduti circa 52,1 miliardi di euro per il solo Superbonus. Una mole di crediti incagliati negli ingranaggi del Fisco che mette a rischio il futuro di migliaia di imprese e cittadini impegnati nei lavori di efficientamento.

Grazie all’acquisto dei crediti la Provincia di Treviso otterrà un risparmio pari a 1 mln di euro

Dopo un bando di gara la Provincia di Treviso ha acquistato 14,5 milioni di euro dalla Banca Popolare Sant’Angelo e dalla Banca di Credito Cooperativo Cherasco. Secondo la Provincia, questa operazione consentirà un risparmio in termini di spesa corrente pari a quasi 1 milione di euro. In questo modo si aumentano le capacità fiscali delle rispettive banche, mentre l’Ente Locale compenserà i crediti acquistati nei prossimi anni grazie ad accordi presi con gli istituti finanziari stessi. “Si tratta di un’operazione totalmente trasparente e sicura, poiché riguarda crediti già verificati e certificati dalle banche stesse, che ci consente di dare un’importante boccata d’ossigeno agli equilibri finanziari dell’Amministrazione: questo significa più liquidità a disposizione per affrontare le spese correnti, su molti fronti, penso ai costi dell’energia, ai contributi previdenziali dei dipendenti, all’Iva e così via.”.

Analoghi gli interventi che sta portando avanti la Regione Sardegna nell’acquistare crediti d’imposta derivati da bonus edilizi da utilizzare sempre in compensazione a fronte dei debiti fiscali maturati dall’ente locale. Sono i primi passi di quello che è già stato soprannominato il “Superbonus Regione”, una soluzione ad un problema reale che potrebbe essere presto replicato anche da Lazio ed Umbria.