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Sardegna verso “edilizia ad energia quasi zero”

Istituito inoltre un catasto energetico per gli edifici e per gli impianti termici, la creazione di un sistema informativo per le certificazioni e l'introduzione di nuovi standard costruttivi.

(Rinnovabili.it) – La Giunta regionale della Sardegna ha dato il via libera al Ddl “Legge europea regionale 2011” per l’attuazione della Direttiva Europea 2010/31/CE sulle prestazioni energetiche in edilizia e destinata alla costruzione di “Edifici ad energia quasi zero”.

Oltre a disciplinare gli intervento di efficientamento, il nuovo disegno di legge prevede inoltre la creazione di un sistema informativo regionale per le certificazione energetica e per gli impianti termici, istituendo nello stesso tempo un catasto energetico degli edifici e degli impianti termici, indispensabili per un corretto monitoraggio e per un a migliore pianificazione  energetica. Con questo ddl la Regione autonoma della Sardegna si propone di rendere le procedure più efficienti e meno costose per i cittadini, introducendo procedure più snelle, nuovi standard costruttivi e regole virtuose per migliorare l’efficienza energetica e le prestazioni degli edifici, nel rispetto di quanto stabilito dalla direttiva europea. Tutti gli interventi saranno inoltre oggetto di un maggiore controllo e di relative sanzioni per poter garantire la totale trasparenza sugli attestati di certificazione energetica e sulle reali prestazioni degli edifici a favore degli acquirenti finali.

Con il Decreto legge approvato dalla Giunta, la Regione Sardegna rende obbligatoria per le nuove costruzioni e per gli edifici oggetto di riqualificazione impiantistica, la copertura del 50% dei consumi di energia termica e di produzione di acqua calda sanitaria mediante fonti rinnovabili, portando inoltre i limiti di produzione delle restanti esigenze energetiche rispettivamente al 30 per cento per il 2013, 40 per cento per il 2016 e 50 per cento per il 2017.

“L’iniziativa – ha aggiunto il presidente della Regione Ugo Cappellacci – si inquadra nella più ampia politica della Regione diretta a promuovere l’economia verde e un futuro sostenibile per la nostra isola, che vede il suo pilastro nel progetto Sardegna CO2.Zero. E’un altro esempio – ha concluso Cappellacci – di quel cambiamento che parte da ciascuno di noi, dalla nostra capacità di essere una comunità e di promuovere azioni che da un lato portino a una crescita, non solo economica, della società e dall’altro siano foriere di nuove occasioni per l’impresa e per l’occupazione”.