(Rinnovabili.it) – Secondo un recente rapporto condotto dalla Pike Research e pubblicato come parte integrante della Navigant’s Energy Practice, la soluzione che consentirà alle industrie del solare ed al mercato edilizio di uscire dalla crisi, saranno i Sistemi per il fotovoltaico integrato, “building integrated photovoltaics (BIPV)”. Secondo le stime contenute nel report infatti, il mercato dei BIPV in pochi anni quintuplicherà il suo valore, crescendo da poco più di 400 MW del 2012 a circa 2.250 MW nel 2017; un salto che a livello economico, arriverà ad un’impennata di ben 2,4 mld di dollari nel 2017, partendo dai 606 mln raggiunti nel 2012.
“La crescente disponibilità di materiali per il solare ad alta efficienza energetica, flessibili e trasparenti, sta trasformando il modo in cui gli architetti e gli ingegneri, vivono ed utilizzano nel campo delle costruzioni, gli impianti fotovoltaici”, ha affermato il direttore director Kerry-Ann Adamson.
Secondo quanto affermato Adamson, in futuro i Sistemi per il fotovoltaico integrato non saranno più relegati unicamente alle coperture o alla sovrapposizione in facciata, ma caratterizzeranno interamente l’involucro edilizio, trasformandosi in una componente attiva delle costruzioni e permettendo di raggiungere un’indipendenza energetica altrimenti impossibile. In base a quanto affermato nel Report, con il 2013 si arriverà finalmente alla fine della pesante depressione che ha attaccato il mercato del solare, ripartendo proprio dall’ultimazione dei grandi progetti avviati diversi anni fa, ma che hanno inevitabilmente subito un progressivo rallentamento. Tra i prossimi importanti passi, ci sarà prima di tutto l’aumento della produzione di moduli solari “finiti” realizzati a partire da un unico rotolo continuo di PV, che permetterà di “stampare” il fotovoltaico direttamente sulle superfici di rivestimento, abbattendo notevolmente i costi anche per le grandi superfici.