Secondo lo studio l’ambiente fisico naturale e costruite influisce sul 63% delle malattie cardiache
(Rinnovabili.it) – Chi vive a Roma sicuramente lo sa: la presenza delle buche nelle strade influisce sulla qualità del vivere urbano. Ma i rischi sono ben più elevati di quelli che ci si potrebbe aspettare. Ad evidenziarlo è uno studio condotto da due ospedali universitari dell’Ohio, che ha rilevato un’importante correlazione tra la qualità della pianificazione urbana delle città e la salute cardiovascolare dei suoi abitanti.
La ricerca è stata condotta utilizzando mezzo milione di immagini prelevate da Google Street View e riferite ad alcune particolari città statunitensi. Grazie all’aiuto di una rete neurale di intelligenza artificiale, i ricercatori hanno poi relazionato le immagini con il tasso di malattie coronariche dell’area, ottenendo un risultato sorprendente: l’ambiente edificato e la qualità della pianificazione urbana delle città influisce sul 63% delle malattie legate alla salute del cuore di un’area.
Google Street View combinato con una rete neurale IA
Lo studio, condotto dal Prof. Sadeer Al-Kindi e dal Prof. Sanjay Rajagopalan degli ospedali universitari Harrington Heart & Vascular Institute e Case Western Reserve University (Ohio,USA) e pubblicato sull’European Heart Journal, è partito dall’analisi delle immagini di Google Street View delle città di: Detroit, Michigan; Kansas City, Missouri; Cleveland, Ohio; Brownsville, Texas; Fremont, California; Bellevue, Stato di Washington; e Denver, Colorado. Secondo i ricercatori infatti, analizzando queste immagini, è possibile fornire una panoramica dei fattori di rischio ambientale fisico negli ambienti naturali e costruiti che potrebbero aiutare a pianificare città, paesi ed edifici in modo da renderli più sani e salutari.
Le fotografie sono state confrontate con i dati raccolti sul tasso di malattia cardiovascolare dell’area rilevata, ma a fare il lavoro più complesso è stata una rete neutrale convenzionale, un tipo di Intelligenza Artificiale in grado di riconoscere e analizzare le immagini per estrapolare modelli previsionali.
“Abbiamo utilizzato un approccio chiamato mappatura dell’attenzione, che evidenzia alcune delle regioni importanti nell’immagine, per fornire un’interpretazione semi-qualitativa di alcune delle migliaia di caratteristiche che potrebbero essere importanti nella malattia coronarica”, ha sottolineato il Prof. Al-Kindi. La rete neurale dell’IA ha evidenziato gli spazi verdi o le strade pedonali come luoghi con rischi minori per la salute cardiovascolare. Mentre le strade scarsamente asfaltate, o con scarsa qualità sono state associate a un rischio più elevato.
“Abbiamo dimostrato che possiamo utilizzare approcci di visione artificiale per aiutare a identificare i fattori ambientali che influenzano il rischio cardiovascolare e questo potrebbe svolgere un ruolo nel guidare una pianificazione urbana salutare per il cuore . Il fatto che possiamo farlo su larga scala è qualcosa di assolutamente unico e importante per la pianificazione urbana”, prosegue il Prof. Al-Kindi.
Pianificare città più sane
Considerando che il futuro dell’umanità sarà nelle città, dove quasi il 70% della popolazione mondiale si troverà a vivere, è essenziale sviluppare sin da ora soluzioni di pianificazione urbana in grado di migliorare la vita dei cittadini, anche in relazione al cambiamento climatico. L’approccio della visione artificiale permette di elaborare un quantitativo di immagini altrimenti impossibile da analizzare per l’uomo. L’evidenza dello studio mette in relazione per la prima volta l’aspetto visivo dei nostri quartieri con la misra della salute cardiovascolare.