(Rinnovabili.it) – Si trova nel quartiere romano del Quadraro ed è la prima casa in paglia ad essere costruita in un ambiente cittadino. Al posto dei classici mattoni delle vere e proprie balle di paglia, il legno e il cocciopesto serviranno come intonaco, in una contemporanea reinterpretazione dell’antica tradizione romana, per dar vita ad una casa completamente naturale, traspirante, ad altissime prestazioni termiche e, a dispetto di quello che potremmo pensare, estremamente resistente.
L’interessante progetto è stato concepito dal team di BAG officinamobile, capitanato dall’architetto Paolo Robazza, già autore dell’ecovillaggio EVA di Pescomaggiore (AQ), che deciso di sperimentare una tecnica conosciuta soprattutto in ambiente rurale all’interno di una grande città, nel caso specifico a Roma. Come sottolineato dallo stesso progettista, i benefici di una costruzione di questo tipo sono davvero numerosissimi, a partire dall’elevato grado di isolamento termico, reso possibile dalla materia prima utilizzata, che mantiene gli ambienti freschi d’estate e caldi d’inverno, eliminando completamente il problema dell’umidità. Ma l’ecosostenibilità del progetto va anche oltre: tutti i materiali utilizzati per la costruzione, a partire dalla paglia, sono a km zero, ovvero forniti da produttori o aziende locali, abbattendo dfi conseguenza l’impatto della costruzione sull’ambiente.
Oltre alle prestazioni elevate a fare da padrone sono anche i costi, che per una casa di queste dimensioni (180 mq lordi) abbassano il prezzo dai tradizionali 1.800 euro al mq a 1.000-1.200 euro al mq, rendendola ecologica anche nel prezzo.
Ma non è solo la tecnica costruttiva che differenzia questo edificio dalle costruzioni tradizionali; oltre all’aspetto ecologico infatti, i progettisti hanno dedicato grande valore all’aspetto sociale, trasformando un semplice cantiere in un vero e proprio workshop nazionale. Giovani architetti provenienti da tutta Italia hanno la possibilità di contribuire alla costruzione pratica dell’edificio, imparando una tecnica costruttiva tanto storica quanto innovativa.
Entro luglio di quest’anno dovrebbe essere possibile ammirare l’opera compiuta, che dimostrerà la possibilità di costruire abitazioni ecologiche in paglia anche in ambito urbano.