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Ristrutturazioni edilizie, per i Sindaci di C40 “Necessario triplicare investimenti per efficientamento”

Ristrutturazioni edilizie
Foto di moerschy da Pixabay

Per raggiungere gli obiettivi del Fit for 55 le ristrutturazioni edilizie dovrebbe migliorare l’isolamento termico di almeno 6 mln di case l’anno

(Rinnovabili.it) – Servono altri 200 miliardi di euro all’anno per garantire un tasso di ristrutturazioni edilizie in linea con i target europei. Solo triplicando il tasso attuale di rinnovamento del parco immobiliare sarà possibile affrontare la crisi energetica e raggiungere gli obiettivi climatici comunitari. E’ questo l’appello lanciato dalla delegazione di Sindaci di C40, recatasi qualche giorno fa a Bruxelles per incontrare i massimi responsabili UE in termini di resilienza ed energia.

Il ruolo cruciale delle città

Come principali catalizzatori di popolazione dei prossimi anni, le città ricoprono inevitabilmente un ruolo determinante in questo contesto. Ma come sottolineato dalla delegazione, serve maggiore sostegno soprattutto alle fasce più fragili della popolazione. Per garantire l’abbattimento delle emissioni in linea con il FIT for 55 sarà necessario mettere mano con ristrutturazioni edilizie ed isolamento termico di almeno 6 milioni di case l’anno, venendo in aiuto del 15% delle famiglie europee. L’ammodernamento deve però partire dalle fasce a basso reddito superando il dramma della povertà energetica.

Tra i delegati a Bruxelles di C40 anche una rappresentanza italiana con il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala ed il sindaco di Roma, Roberto Gualteiri. “La transizione energetica non riguarda solo il sovvenzionamento delle imprese multinazionali, ma anche l’investimento nelle comunità locali, ad esempio migliorando l’edilizia sociale e a basso reddito”, ha commentato Sala puntando poi i riflettori sulle ricadute positive di questi interventi anche in termini occupazionali. “È giunto il momento di investire nelle città per accelerare rapidamente le ristrutturazioni domestiche”.

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Dello stesso parere è anche Gualtieri: “Roma è oggi fortemente impegnata nella riqualificazione energetica dei suoi edifici. Stiamo ristrutturando centinaia di scuole e case sociali, ma la sfida che dobbiamo affrontare è enorme con migliaia di edifici in cui dobbiamo intervenire. Per questo è fondamentale costruire una forte collaborazione tra le città e con la Commissione Europea, per trasformare le città in laboratori di innovazione che creino nuovi posti di lavoro verdi e affrontino la povertà energetica”.

Se da un lato i Piani di Ripresa e resilienza degli Stati Membri si stanno allineando con le richieste del piano REPower EU per individuare una via d’uscita dalla crisi climatica anche attraverso la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, dal lato dell’efficientamento del patrimonio immobiliare e delle ristrutturazioni edilizie non si riesce a trovare una quadra. La Direttiva sulle prestazioni degli edifici e gli incentivi fiscali legati ai Bonus hanno aperto un dibattito interno al nostro Paese che rischia di rallentare drasticamente il raggiungimento dei traguardi comuni.

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