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La rivoluzione delle ristrutturazioni degli edifici in UE: come raddoppiarle entro il 2030

ristrutturazioni degli edifici

Immagine di evening_tao su Freepik

ristrutturazioni degli edifici
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Entro il 2030 dovremo raggiungere un tasso di rinnovamento del patrimonio edilizio esistente UE del 2,5% l’anno

(Rinnovabili.it) – Siamo troppo lenti. Il tasso di ristrutturazioni degli edifici in Europa è ancora fermo al solo 1% l’anno. Di questo passo sarà praticamente impossibile assicurare la decarbonizzazione entro il 2050. I primi dati allarmanti li ha forniti l’International Energy Agency (IEA) sottolineando la necessità di raddoppiare gli attuali ritmi di riqualificazione per arrivare, entro i prossimi sei anni ovvero entro il 2030, ad un ritmo pari ad almeno il 2,5% di interventi l’anno.

Purtroppo il settore delle costruzioni rimane uno dei più energivori ed inquinati, detenendo primati negativi non solo per il carbonio operativo, ovvero quello prodotto durante la vita degli edifici, ma anche per quello incorporato, ovvero generato ancora prima della costruzione stessa e causato dall’approvvigionamento delle materie prime, dal trasporto, dalla produzione dei materiali. 

Renovation Revolution, la Rivoluzione delle ristrutturazioni 

Partendo da questi presupposti la Climate Group, una delle organizzazioni no profit più famose per le iniziative legate al clima ed all’energia, ha lanciato il progetto Renovation Revolution. La missione sarà proprio quella di aumentare i tassi di ristrutturazioni degli edifici europei, scatenando una vera e propria “rivoluzione” del rinnovamento. Un obiettivo che permetterebbe simultaneamente di ridurre il consumo di suolo, recuperare l’esistente ed assicurare una maggiore circolarità del comparto delle costruzioni. 

E per raggiungere questo ambizioso obiettivo, Climate Group, ha stipulato una partnership con alcune delle realtà più importanti dell’attuale panorama costruttivo europeo:  CBRE,  Danfoss,  ROCKWOOL,  Signify e VELUX. Renovation Revolution lavorerà con aziende, governi subnazionali e ONG del settore ambientale per individuare le migliori soluzioni che permettano alle amministrazioni ed alle imprese di aumentare i tassi di ristrutturazioni degli edifici, implementare innovazioni efficienti dal punto di vista energetico e aumentare l’efficienza negli edifici commerciali e pubblici in tutta Europa.

“L’Europa ha bisogno di una rivoluzione del rinnovamento. Siamo lieti di svelare questo nuovo progetto, poco dopo che le nazioni europee hanno lanciato un appello globale all’azione sull’efficienza energetica alla COP28. Con le elezioni che si terranno in tutta Europa nel 2024, il duro lavoro inizia ora”, sottolinea Toby Morgan, Senior Manager, Ambiente costruito presso Climate Group

Superare le barriere finanziarie e normative

Raccogliendo attorno allo stesso tavolo Governi, Aziende ed ONG ambientali, la Climate Group si augura di poter superare quelli che sono gli attuali ostacoli che impediscono la massima diffusione della ristrutturazione dell’esistente piuttosto che della nuova costruzione: le barriere finanziarie, gli ostacoli normativi e le priorità di proprietari e inquilini. 

“Circa l’80% degli edifici che abbiamo oggi esisteranno nel 2050. Pertanto, potremo combattere il cambiamento climatico solo accelerando la ristrutturazione degli edifici. Affinché ciò accada, è necessario coinvolgere tutti gli attori della catena del valore dell’ambiente costruito, sia privati ​​che pubblici. Renovation Revolution by Climate Group punta a fare proprio questo”, ribadisce Ella Etienne-Denoy, responsabile ESG Business Development and Innovation, Continental Europe, presso CBRE.

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