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Il guscio Idronico applicato alla facciata per ristrutturare casa senza traslocare

I pannelli progettati da Hydronic Shell Technologies, possono essere installati senza spostare gli inquilini e sono dotati di isolamento, riscaldamento, raffreddamento e ventilazione integrati

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credit: Hydronic Shell Technologies

La prima sperimentazione del “guscio idronico” verrà testata su un edificio a più piani a Syracuse

(Rinnovabili.it) – Ristrutturare casa abbattendo il fabbisogno energetico è uno degli obiettivi prioritari di qualsiasi intervento di retrofit. Ma una riqualificazione globale che porti miglioramenti al sistema impiantistico, alla ventilazione, alla coibentazione verticale ed orizzontale, non è un intervento semplice, tanto da richiedere agli inquilini di lasciare il proprio appartamento per il tempo necessario ad eseguire i lavori. Per ovviare a questo problema, negli ultimi anni si sono moltiplicate soluzioni “chiavi in mano” che, grazie alla sostituzione di una parte dell’involucro con componenti modulari, assicurano l’efficientamento dell’immobile senza l’inconveniente del lasciare casa.

E’ questo il caso del kit sviluppato dalla startup newyorkese Hydronic Shell Technologies, che è riuscita nell’intento di inserire in un unico pannello prefabbricato l’isolamento termico, il sistema di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione. Il tutto senza essere costrutti a lasciare il proprio alloggio durante la ristrutturazione.

Un solo pannello per migliorare isolamento, clima e ventilazione

Il funzionamento della tecnologia di Hydronic Shell si basa sulla trasformazione della facciata in un enorme accumulatore termico. David Goldstein, creatore del sistema e fondatore della startup, ha paragonato questa soluzione ad una “coperta riscaldata” applicata all’involucro dell’edificio.

Ciascun pannello è dotato di un perfetto isolamento termico, di un sistema di tubazioni per il passaggio dell’acqua calda per il riscaldamento e di acqua fresca per il raffrescamento. I moduli per le chiusure trasparenti inglobano anche un infisso ad alte prestazioni, associato a quello che i progettisti della startup hanno soprannominato “HydroBox”. Si tratta di un ibrido tra un ventiloconvettore ed una trave fredda, inserito nel sistema HVAC e che permette di miscelare l’aria condizionata in ingresso nell’appartamento. Ogni stanza ha la possibilità di un controllo individuale aumentando il confort e la qualità dell’aria indoor di ciascun appartamento.

Ristrutturare casa migliorando semplicemente la qualità degli infissi e la coibentazione, permette di ridurre i consumi energetici anche del 90%. Sostituendo anche il sistema impiantistico con elementi più efficienti, la riqualficazione è completa. Nel caso della tecnologia Hydronic Shell la climatizzazione invernale ed estiva è integrata nel pannello attraverso un sistema di tubazioni. Tutti i pannelli sono collegati tra loro per poi connettersi con l’eventuale pompa di calore posta in copertura o a all’impianto geotermico.

La tecnologia della startup passerà ora dalla fase teorica a quella pratica, grazie ad un intervento a Syracuse, New York, parzialmente finanziato dall’Housing Affordability Breakthrough Challenge, un concorso organizzato da Enterprise Community Partners e Wells Fargo che ha recentemente selezionato il progetto come uno dei sei vincitori.