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Il ristorante più sostenibile del mondo? E’ l’Azurmendi di Bilbao

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Credit: Azurmendi

Il ristorante Azurmendi si trova in un edificio bioclimatico dalle caratteristiche uniche, ma sua la sostenibilità travalica le pareti

(Rinnovabili.it) – Realizzato in Spagna vicino alla città di Bilbao, il tre stelle Michelin Azurmendi è stato nuovamente incoronato “ristorante più sostenibile del mondo”.  Il merito va al complesso sistema di energia rinnovabile progettato per compensare l’impronta di carbonio dell’edificio, nonché al “ruolo proattivo” svolto dalla struttura nell’incoraggiamento alla condivisione e a pratiche di economia circolare. 

Completato nel 2010 ed oggi gestito dai proprietari Eneko Atxa e Gorka Izagirre, l’edificio “bioclimatico” è stato progettato per ridurre al minimo l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di materiali locali e riciclati nonché, ovviamente, l’adozione di sistemi di energia rinnovabile estremamente all’avanguardia. Uno sforzo progettuale che ha fatto guadagnare all’Azurmendi la certificazione LEED Gold, uno dei punteggi più alti nel sistema statunitense di classificazione dell’impronta ecologica in edilizia.

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A rendere super efficiente l’Azurmendi è l’elevato livello di isolamento termico, gli infissi e il vetro ad alte prestazioni, in grado quest’ultimo di migliorare il risparmio energetico del 50%. Non solo: l’intero edificio trae energia dai pannelli fotovoltaici e da un impianto geotermico. L’acqua piovana viene raccolta e immagazzinata in serbatoi sufficientemente grande da coprire il 100% delle esigenze di irrigazione e servizi igienici.

Per ridurre ulteriormente la sua impronta di carbonio, i proprietari hanno anche piantato 700 alberi autoctoni intorno all’edifico ed aderito all’iniziativa promossa dal Comune di Larrabetzu per riciclare tutti i rifiuti organici del ristorante in compost, che viene poi utilizzato dagli agricoltori locali per fertilizzare i loro campi. 

Da qui l’idea di applicare anche ad un ristorante i concetti di economia circolare e condivisione: l’Azurmendi lavora infatti a stretto contatto con i diversi produttori della zona, che riforniscono cucine e dispense con ingredienti locali a chilometro zero, tra l’latro raccolti da un singolo camion in un unico viaggio per ridurre al minimo le emissioni di carbonio.

L’impegno dell’Azurmendi va anche oltre: per dimostrare l’importanza di preservare la biodiversità, i proprietari del ristorante stanno infatti lavorando anche su una banca del germoplasma che, una volta completata, potrà ospitare oltre 400 varietà di ortaggi locali. 

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