Rinnovabili

Sviluppato un nuovo intonaco isolante per edifici storici

Riqualificazione energetica edifici storici:il nuovo intonaco isolante(Rinnovabili.it) – Un team di ricercatori internazionali ha sviluppato un innovativo intonaco ad alta efficienza, per facilitare la riqualificazione energetica degli edifici storici.

Indipendentemente dalla località o dalla nazione, la salvaguardia del patrimonio storico è uno dei temi cruciali con cui le città sono chiamate a scontrarsi, una questione molto delicata sopratutto se si parla del suo efficientamento energetico. In questi luoghi non è insolito trovare finestre a vetro singolo, correnti d’aria, uno scarso isolamento delle pareti e impianti di riscaldamento tutt’altro che economici, problemi ai quali è estremamente difficile trovare un rimedio senza sacrificare una parte della bellezza storica delle costruzioni.

La soluzione potrebbe arrivare dal team di EFFESUS (Energy Efficiency for EU Historic Districts Sustainability), un programma europeo creato appositamente con questo fine e composto da 23 grandi partner scientifici provenienti da 13 differenti Paesi, tra i quali anche il Fraunhofer Institute.

I fondi a disposizione del progetto ammontano a 6,7 mln di euro fino ad oggi impiegati per sviluppare nuove tecnologie che consentano di sviluppare materiali innovativi per riparare le finestre o isolare l’intonaco senza compromettere l’estetica delle costruzioni. La fase sperimentale del progetto ha coinvolto sette città studio appartenenti a differenti zone climatiche: Bamberg (Germania), Santiago de Compostela (Spagna), Genova (Italia), Budapest (Ungheria), Istanbul (Turchia), Glasgow (Scozia) e Visby (Svezia).

 

 

Il caso studio: Bamberg


Riqualificazione energetica edifici storici:il nuovo intonaco isolanteSe ad Istanbul si sta sviluppando un intonaco capace di riflettere la luce solare per diminuire il guadagno solare, nella città tedesca di Bamberg in Bavaria, lo scopo è esattamente contrario: proteggere dal freddo.

L’intonaco sviluppato dal team di EFFESUS permette di raggiungere un elevato livello di riqualificazione energetica senza compromettere i dettagli della costruzione, dettagli che potrebbero essere persi sotto lo spessore (anche 10 cm) dell’intonaco tradizionale ad alto isolamento.

 

“Lo scopo è di sviluppare un intonaco dello spessore massimo di due-tre centimetri – afferma Claudia Schindler, ricercatrice dell’IBP di Fraunhofer Institute – per farlo il produttore olandese ha combinato l’intonaco isolante con uno strato di aerogel, una superficie composta al 99,8% da micropori che consentono di mantenere il calore all’interno dell’abitazione”.

 

Per il momento l’intonaco è stato sperimentato su un edificio costruito appositamente per simulare gli edifici reali; una volta verificate le proprietà del materiale, l‘intonaco verrà testato su 100 mq della facciata di Geyerswörth, il municipio di Bamberg.

Prima di tutto si procede all’analisi della superficie muraria esistente, verificandone le condizioni attraverso dei sensori di misurazione che permettono di evidenziare il grado di umidità e la temperatura del gesso per determinare la sua influenza sulla trasmissione del calore.

 

Il compito dei ricercatori sarà poi quello di creare un software in grado di gestire tutte le tecnologie sviluppate individuando, per ogni categoria di intervento, zona geografica e addirittura periodo storico di apparenza, quali misure adottare e in che modo intervenire in termini di riqualificazione energetica.

 

Exit mobile version