Rinnovabili

Riqualificazione energetica in alta quota: quando il superbonus preserva l’esistente e aiuta il futuro

Riqualificazione energetica
credits: Gabetti Lab

Il complesso residenziale del Grande Gorraz risale agli anni ’70 su progetto dell’urbanista Chappis

(Rinnovabili.it) – Sentir parlare di Superbonus ultimamente fa trattenere il respiro ai più aspettandosi sempre cattive notizie. Eppure questo strumento, se ben utilizzato, potrebbe rivelarsi un mezzo vincente per compiere interventi di riqualificazione energetica che preservano esempi unici di architettura moderna, migliorandoli dal punto di vista energetico.

E’ questo il caso dell’intervento messo in atto da Gabetti Lab per la conservazione e rigenerazione del comparto residenziale della stazione sciistica di Grande Gorraz a Pila nel comune di Gressan (AO).

Ci troviamo ad oltre 1800 metri s.l.m. in un complesso realizzato negli anni Settanta dal “padre delle stazioni sciistiche, l’architetto Laurent Chappis. Nonostante gli anni, il complesso si è sempre dimostrato un ottimo esempio architettonico, tanto da non aver mai richiesto grandi interventi di manutenzione, limitati più che altro alla sostituzione delle scandole della facciata o all’impermeabilizzazione.

Tuttavia era ormai giunto il momento di intervenire con una riqualificaizone energetica dell’edificio per abbattere i consumi preservando, allo stesso tempo, questo esempio unico di architettura di montagna. Il Superbonus 110% era lo strumento adatto a compiere l’impresa.

Una struttura integrata nel paesaggio montano

Il Grande Gorraz è composto da 4 edifici che seguono la morfologia del terreno montano. L’uso dei materiali locali come il rivestimento in scandole in legno e dei giardini pensili l’ha reso parte integrante del paesaggio. Per eliminare alla vista le automobili, l’architetto optò per una strada sotterranea di collegamento, mentre gli edifici fuori terra non superano i 12 metri d’altezza.

Efficienza energetica in alta quota

Sfruttando il bonus statale la Gabetti Lab, su progetto di Luca Pallù e con il supporto del general contractor Enel X, ha elaborato una serie di interventi finalizzati a migliorare le prestazioni dell’edificio, mantenendo le caratteristiche ed il design.

Una prima indagine con il laserscanner ha permesso di individuare i punti critici del volume, ovvero la presenza dei ponti termici o dove le dispersioni erano maggiori.

I rilievi plano-altimetrici effettuati con il laser-scanner e le analisi energetiche con la termografia, hanno offerto elementi decisivi nella fase di studio, per ottenere un congruo isolamento delle murature, preservando il vecchio rivestimento, utilizzando la facciata ventilata e mantenendo l’aspetto esterno aderente all’originale”, ha raccontato Davide Guida, coordinatore progetto Ecosisma Bonus Gabetti Lab.

Gli interventi di riqualificazione energetica

credits: Gabetti Lab

Essendo state realizzate in cls armato e rivestite unicamente con scandole, l’involucro esterno ha richiesto un intervento di isolamento complessivo.
La scelta è così ricaduta su un sistema di facciata ventilata: una soluzione tecnica che da un lato assicura un perfetto isolamento termico e dall’altro permette di preservare il più possibile il rivestimento ligneo in scandole. In questo modo in oltre, la manutenzione è ulteriormente facilitata, e permette di sostituire le scandole danneggiate senza intaccare lo strato isolante o la struttura portante.

Leggi anche Cantieri rumorosi addio: la riqualificazione energetica arriva in un pacchetto prefabbricato

L’altro passaggio essenziale per la riqualificazione energetica è stata la sostituzione degli infissi, ormai vecchi dal punto di vista delle prestazioni. Il triplo vetro e la doppia camera garantiscono il giusto grado di isolamento, raggiungendo un livello di trasmittanza inferiore a 1 W/mqk, come richiesto dall’incentivo.

Infine si è intervenuti nell’isolamento del tunnel sotterraneo e nella sostituzione dei giardini pensili.

Il completamento della riqualificazione energetica è previsto per il 2023 e sarà “la dimostrazione che un “sistema integrato di competenze” rappresenta la miglior opzione per affrontare sfide tanto affascinanti quanto complesse”, conclude Alessandro De Biasio, amministratore delegato di Gabetti Lab. 

Exit mobile version