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Sardegna, con la riqualificazione edilizia delle coste nuovi alberghi di lusso più volumetria

La Sardegna ha approvato le norme del Collegato all'urbanistica della Manovra che permetteranno la riqualificazione delle zone costiere e del patrimonio edilizio e turistico, la costruzione di nuovi alberghi 5 stelle ed il recupero di sottotetti e seminterrati

Riqualificazione edilizia coste
Foto di Katie Kalmykova su Unsplash

L’adeguamento degli strumenti urbanistici consentirà un aumento del 25% nella volumetria bloccata dalla Legge Salvacoste

(Rinnovabili.it) – Il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato il capitolo del Collegato alla Manovra finanziaria dedicato all’urbanistica, apportando importanti novità al capitolo della riqualificazione edilizia delle coste. Le nuove norme permetteranno di costruire nuovi alberghi a 5 stelle, di aumentare la volumetria inutilizzata, di recuperare i sottotitetti ed i seminterrati lungo le coste dell’Isola.

L’obiettivo del progetto è triplice nel tentativo di limitare il consumo di suolo, rispettare il contesto naturale ed aumentare l”offerta turistica ai nuovi standard richiesti.

Si supera la Legge Salvacoste con un +25% di volumetria sulle nuove costruzioni

 “In un farwest dove, guardando agli ambienti costieri, solo 27 Comuni su quasi 110 hanno adeguato il Puc al Ppr ci siamo posti come obiettivo quello di riqualificare e pianificare per indirizzare meglio le volumetrie con una idea di Sardegna precisa, tarata su uno sviluppo duraturo e sostenibile”, ha sottolineato l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris illustrando il documento del Collegato all’Urbanistico alla Manovra finanziaria.

Entrando nel dettaglio, le nuove norme consentiranno una riqualificazione edilizia delle coste recuperando il 25% della capacità volumetrica a suo tempo congelata dalla Legge “Salvacoste” del 2004, ovvero il provvedimento che bloccava la volumetria degli insediamenti turistici costieri al 50% delle volumetrie consentite in zomna F.

Le nuove volumetrie previste dal Collegato serviranno unicamente per realizzare nuovi alberghi a 5 stelle o superiori ad almeno 300 metri dal mare.

In sostanza, tutti i Comuni che hanno raggiunto il 50% di volumetrie (come stabilito dalla salvacoste), possono programmare il 25% del restante 50 per cento fino a oggi inutilizzabile.

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Riqualificazione edilizia delle coste, incremento anche per l’esistente

Anche le strutture preesistenti sulle coste della Sardegna potranno beneficiare di un incremento del 25% nella volumetria a patto che si eseguano interventi per elevare lo standard qualitativo delle strutture ricettive già operative di qualsiasi classificazione e senza aumentare i posti letto.

L’obiettivo primario è ovviamente la riqualificazione edilizia del complesso esistente senza però aumentare la superficie impermeabile, ed in ampliamento opposto rispetto al fronte mare.

Recupero di sottotetti, seminterrati e piani pilotis

Come illustrato dall’Assessore Salaris, per limitare il consumo di suolo, le nuove norme offriranno la possibilità di recuperare i sottotetti, i piani pilotis ed i seminterrati, a patto che non rientrino in zone a rischio. L’adeguamento degli spazi per le persone diversamente abili consentirà la realizzazione di soppalchi e volumetrie aggiuntive dino a 120mc.

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Mentre per allungare la stagione turistica, le verande delle strutture ricettive potranno essere chiuse per 240 giorni l’anno. Tutti gli itnerventi restano vietati in zone a rischio idrogeologico e dove eventualmente non consentito dal piano paesaggistico regionale.

Se il percorso si muove a favore della riqualificazione edilizia del patrimonio esistente, limitando consumo di suolo ed impatto ambientale, la speranza è sempre quella di una progettazione attenta al contesto che permetta di migliorare la qualità degli spazi senza deturpare le fragili bellezze naturali della Sardegna.