“Il grande progetto del nostro Paese sono le periferie: la città che sarà, la città che lasceremo ai nostri figli”
(Rinnovabili.it) – E’ stato inaugurato questa mattina il progetto “30 alberi per lo Zen 2”, l’intervento di riqualificazione delle periferie portato avanti dai giovani borsisti del progetto G124 di Renzo Piano.
Il progetto G124 nasce subito dopo la nomina dell’architetto Renzo Piano a senatore a vita, tanto che la sigla che da nome al progetto altro non è che la stanza assegnata al progettisti a Palazzo Giustiniani in Senato. Con lo stipendio di Senatore a vita, Piano ha deciso di finanziare giovani architetti (sotto i 35 anni) per portare avanti un tema a lui molto caro: la riqualificazione delle periferie.
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Il rammendo delle periferie
Secondo Piano, la riqualificazione delle periferie passa da 6 punti chiave.
- Le periferie devono essere caratterizzate da un mix, generazionale economico, etnico e funzionale.
- Vanno arricchite di scuole, servizi, edifici pubblici, università, biblioteche, luoghi che favoriscano le relazioni sociali.
- Devono essere collegate al centro senza l’obbligo di utilizzare l’auto privata.
- Il verde deve essere il tesuto connettivo che lega campagna e città, ponendo un limite al consumo di suolo.
- La ristrutturazione e manutenzione degli edifici deve essere fatta secondo opere di rammendo chirurgiche. La diagnostica deve permettere di intervenire senza allontanare gli abitanti.
- Il dialogo con gli abitanti delle periferie è essenziale. Devono essere loro a condurre il progesso decisionale e partecipativo.
Il progetto per lo Zen 2 di Palermo
E’ in questo contesto che i giovani progettisti Antonino Alessio, Flavia Oliveri, Angela Valenti e Marina Viola, coordinati da Andrea Sciascia, docente di composizione architettonica e urbana presso l’Università di Palermo, si aggiudicano il bando per la riqualificazione di un’area pubblica del quartiere Zen 2. Simbolo del progetto incompiuto per eccellenza e diventato poi ‘quartiere dormitorio’, lo Zen 2 è stato preda di criminalità e degrado.
Per questo motivo il progetto inaugurato oggi è tanto importante. La nuova piazza va a riempire uno dei numerosi vuoti urbani comuni a tante periferie.
Nel caso di Palermo si trattava di un lotto di 77 metri per 9 affiancati alla circonvallazione e da sempre abbandonato. La nuova piazza è arricchita da 30 nuovi alberi e facilita le ralziaioni tra gli abitanti del quartiere, prevedendo nuovi punti di sosta adeguatamente illuminati.
Illuminazione che è stata donata da iGuzzini e realizzata da Coime, centro operativo di intervento e manutenzione edile del Comune di Palermo.
Tessere relazioni sociali che favoriscano la bellezza
Il giovane team di progetto ha condotto un processo di progettazione partecipata che ha coinvolto un gran numero di attori locali. Cittadini, istituzioni, associazioni locali, attività commerciali sono state le vere protagoniste del progetto, la cui finalità era proprio quella di tessere nuove relazioni tra le persone.
Il fatto di aver contribuito alla creazione della nuova piazza, ha portato gli abitanti dello Zen 2 ad affezionarsi a questo luogo, prendendosene cura ed evitando così fenomeni di vandalismo.
L’obiettivo del progetto sulle periferie del gruppo G124 è esattamente questo.