Il complesso è composto da 48 edifici disposti su un’area di 6.800 mq
(Rinnovabili.it) – Era il lontano 1980 quando un terribile terremoto colpì l’Irpinia causando vittime e migliaia di sfollati. Da questo tragico evento nacque il progetto di Edilizia residenziale Pubblica (Erp) di Casoria, in provincia di Napoli. L’incuria del tempo e la mancanza di manutenzione hanno purtroppo portato questo complesso al degrado, tanto da trasformare il parco recintato nel quale si inserisce in un mero parcheggio in stato di abbandono. Lo scorso 14 dicembre però lo studio di architettura Alvisi Kirimoto ha presentato il progetto di riqualificazione delle Erp di Casoria che porterà le 48 residenze a rinascere in qualità ed efficienza.
Il progetto nasce dall’idea di ristrutturare l’intero complesso lasciando tutti gli abitanti nelle loro case. “Per evitare di arrancare loro ulteriore disagio, oltre che fisico anche sociale e psicologico”, hanno commentato i progettisti in occasione della presentazione.
Ma la riqualificazione delle Erp di via Castagna non si limiterà a ristrutturare gli edifici. Dimostrerà come sia possibile rendere efficiente, bello, accessibile e qualitativo un progetto anche senza avere a disposizione grandi committenti privati: perchè vivere bene e in sicurezza non può essere una prerogativa solo di chi può permetterselo.
Efficienza energetica e socialità
La riqualificazione dell’edilizia popolare di Casoria prevede l’inserimento di una piazza pubblica, diverse aree gioco, orti urbani e giardini. Il tutto affiancato ad un’attenta ristrutturazione e risanamento degli alloggi puntando all‘efficienza energetica, alla salubrità e, non meno importante, alla sicurezza antisismica.
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Il team di Alvisi Kirimoto parla di ampie terrazze verdeggianti che abbracciano gli edifici grazie ad un’innovativa struttura a telaio. Le coperture saranno praticabili e arricchite da queste aree verdi mentre l’energia prodotta proverrà dal fotovoltaico e dal solare termico.
La progettazione passiva, l’efficienza termica dell’involucro grazie al cappotto termico, la ventilazione naturale ed il sistema di raccolta delle acque meteoriche completeranno il quadro di efficienza del complesso.
La corte interna tra i due edifici, prima abbandonata e utilizzata come parcheggio, diventerà una piazza pubblica per favorire la socialità e l’interazione tra i residenti.