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Assegnati 300mln per la rigenerazione urbana dei piccoli Comuni

I vincitori delle risorse per la rigenerazione urbana sono determinati in base all'Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale, secondo Uncem un parametro scorretto che non fotografa il Paese.

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Bussone, Uncem “L’IVSM aumenta sperequazioni, disuguaglianze, differenze, difficoltà. Nessuna premialità su progetti green e intelligenti”

(Rinnovabili.it) – E’ stato pubblicato sul sito del Ministero dell’interno il decreto 19 ottobre 2022 che definisce i beneficiari del banco per la rigenerazione urbana destinato ai piccoli Comuni sotto i 15mila abitanti. Ma l’UNCEM, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, parla di “assurdità dei parametri”.

Il Decreto del Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’interno recante “Individuazione dei comuni, inferiori a 15.000 abitanti, richiedenti e di quelli beneficiari del finanziamento di investimenti in progetti di rigenerazione urbana”, individua i 201 beneficiari dei circa 300 milioni di euro.

Il risultato è l’esito delle discussioni portate con se dalla Legge di Bilancio 2022 per ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché per il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. Tutti progetti da destinare ai Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti.

Il problema dell’Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale

Siamo arrabbiati. Delusi. Da svenimento. 300milioni vanno a finanziare progetti in Comuni di Campania, Marche, Puglia, Calabria e Sicilia”, commenta Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem. Secondo l’Unione dei Comuni Montani infatti ci sarebbe un problema molto grave nella determinazione delle graduatorie individuate a partire da un IVSM, Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale, definito dall’Istat. L’IVSM “favorisce certe aree. Senza risolvere i problemi, l’IVSM di fatto aumenta le sperequazioni, le disuguaglianze, le differenze, le difficoltà. È centrato su un sistema scorretto e con parametri che non fotografano il Paese”, continua Bussone.

Era già successo per le grandi Città. Tutti, o quasi, al sud i contributi per investimenti a valere sul bando nazionale della ‘rigenerazione urbana’. Nulla contro il sud, ci mancherebbe, anzi! Ma levata di scudi unanime, un anno fa, dei Sindaci e integrazione delle risorse, per coprire i progetti di tutte le grandi città, ovvero quelle del nord inizialmente rimaste escluse”.

I progetti finanziati con bando per la rigenerazione urbana

I progetti finanziabili secondo la Legge di Bilancio 2022 sono destinati a:

  • manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche comprese la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;
  • miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
  • mobilità sostenibile.

Per l’Uncem però, nonostante la qualità dei progetti, l’ultima parola spetta sempre all’Indice di Vulnerabilità Sociale nonostante sia uno strumento “incapace di inquadrare i disagi e ancora fermo ad una visione arretrata del Paese”.

Questi metodi di scelta dei progetti proprio non vanno. Sono metodi scollegati dalla realtà sociale, amministrativa, economica del Paese. Sono metodi peggiori del sistema dei bandi, che fa acqua su molte componenti ‘campaniliste’, imperniate su singoli Comuni, del PNRR. E fanno il paio, questi metodi, con altre modalità di scelta, peggiori del sorteggio nel quale almeno vincerebbe la sorte. Peggiori della scelta dei progetti valutando il rapporto con il risultato di bilancio dei Comuni, dunque chi ha fatto e gestito peggio l’Ente ed è stato meno virtuoso”, conclude Bussone.

Qui l’elenco completo dei Comuni vincitori delle risorse.