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Rigenerazione urbana “chiavi in mano”: il futuro dell’ingegneria passa da Arcadis

Dalle bonifiche ambientali alla rigenerazione urbana, con un occhio di riguardo alla tematiche legate alla Tassonomia Europea ed alla digitalizzazione. Quando la progettazione ingegneristica diventa un ponte tra pubblico e privato: l'esperienza di Arcadis Italia.

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Progetto LOC – Loreto Open Community

Pulice, CEO di Arcadis Italia: ​​“Ciò che ci distingue è un approccio consulenziale che ci permette di definire masterplan immediatamente attuabili e realizzabili”

(Rinnovabili.it) – Far crescere l’affidabilità del nostro “sistema Paese” per gli investitori nazionali e soprattutto internazionali. Con queste parole Massimiliano Pulice, CEO di Arcadis Italia, descrive il ruolo cruciale della sua società quale punto di contatto nel dialogo tra pubblico e privato. Là dove i progetti del PNRR stentano a decollare per mancanza di competenze, arriva Arcadis. Ma non solo. Impegnata a tutto tondo nel campo della rigenerazione urbana, delle grandi bonifiche ambientali, della tassonomia europea e della digitalizzazione, la società leader di consulenza e progettazione nell’ingegneria civile ed ambientale, vuole fare la differenza. L’obiettivo? Migliorare la qualità della vita. Tra le tematiche che vedono Arcadis impegnata in prima linea c’è anche la mobilità sostenibile, ad esempio con il progetto unico nel suo genere, per la superstrada ciclabile tra Malpensa e Cadorna. O ancora il progetto vincitore del concorso Reinventing Cities che trasformerà il volto di Piazza Loreto a Milano con l’intervento di rigenerazione urbana “LOC”.

Insomma un approccio puntuale che va ben oltre il semplice progetto ingegneristico.
Ma chi è Arcadis? Lo abbiamo chiesto direttamente a Massimiliano Pulice, CEO di Arcadis Italia

“Arcadis Italia, azienda nell’orbita del gruppo olandese leader mondiale di consulenza e di progettazione nell’ingegneria civile e ambientale, ha al cuore della sua attività l’idea di “migliorare la vita delle persone”. Un obiettivo ambizioso a cui Arcadis lavora con un sistema di servizi e soluzioni integrate per riqualificare aree in disuso e con problematiche potenzialmente dannose per la salute dei cittadini attraverso l’analisi dei rischi, la progettazione della bonifica e un percorso di rigenerazione urbana. Per questo Arcadis Italia ha nel suo DNA anche un’importante impronta ESG, che si traduce in un costante lavoro di valorizzazione – ambientale e sociale – dei luoghi in cui è chiamata ad operare. Inoltre, continua a guardare al futuro con importanti investimenti in Ricerca e Sviluppo, come quelli che hanno permesso la completa digitalizzazione del processo di progettazione e monitoraggio ambientale di aree critiche”. Esordisce Massimiliano Pulice, AD di Arcadis Italia.

“Migliorare la qualità della vita” un obiettivo molto ambizioso inevitabilmente legato alla riduzione delle emissioni inquinanti, all’efficienza energetica ed alla riqualificazione urbana. Quali sono le strategie di supporto che fornite a chi si affida alla vostra professionalità per raggiungere questo traguardo?

Massimiliano Pulice, Ceo di Arcadis Italia

M.P. – I progetti a cui lavoriamo beneficiano del costante impegno nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative e durature rispetto alle grandi sfide del mondo moderno, quali l’urbanizzazione, la mobilità, il cambiamento climatico e la digitalizzazione. Ciò che in particolare distingue Arcadis è un approccio non puramente ingegneristico ma soprattutto consulenziale, che attraverso una collaborazione continua con il cliente (pubblico o privato) permette di approntare degli studi di fattibilità. Questi studi sono propedeutici alla definizione di masterplan che i nostri clienti possono considerare immediatamente attuabili e realizzabili. Le competenze ambientali e di sviluppo immobiliare, unite a un approccio di Project Management integrato, ci portano a essere i coordinatori ideali tra il settore pubblico e privato e a vestire, sempre più spesso, il duplice ruolo di ideatori e attuatori dei progetti di bonifica e riqualificazione di siti.

Il vostro ruolo quale ponte tra pubblico e privato è più che mai indispensabile nella più stretta attualità nazionale, soprattutto a seguito delle criticità emerse di recente per l’attuazione del PNRR. In che modo i vostri servizi potrebbero essere d’aiuto ad entrambi i players?

M.P. – La nostra abilità di creare un punto di contatto nel dialogo tra pubblico e privato è cruciale non solo per i progetti del PNRR, ma anche per contribuire a far crescere nei prossimi anni la percezione dell’affidabilità del nostro “sistema Paese” per gli investitori internazionali. Un obiettivo a cui guardiamo anche per lo sviluppo di nuove competenze: stiamo lavorando alla formazione, anche in Italia, di figure professionali di Development Management, con competenze trasversali, capaci di seguire un progetto di sviluppo/riqualificazione in affiancamento all’investitore sin dalle fasi iniziali di analisi dei rischi di un sito. Altra figura rilevante per lo sviluppo di progetti in Italia è quella del Cost Manager (Quantity Surveyor nel mondo anglosassone), una professionalità molto utile per i processi di rendicontazione dei fondi del PNRR stanziati per opere di interesse strategico (infrastrutture, transizione energetica, prevenzione ambientale, etc.).

Interventi di bonifica, soluzioni digitali, rigenerazione urbana, real estate fino alla progettazione integrata, un livello di competenze a tutto tondo. Quali sono i progetti di punta sui quali state lavorando?

In Italia, Arcadis sta lavorando nella progettazione digitale per edifici complessi (data center e logistica intensiva), nel settore del lusso, nella consulenza ambientale sulle tematiche di sostenibilità legate alla Tassonomia Europea, nei servizi di permitting ambientale (VIA/VAS, AIA), progettazione di bonifiche e water management. 

In ambito ambientale, segnalo il completamento di una delle più grandi bonifiche in situ in Veneto, la progettazione in RTP (mandatario: Proger) della bonifica dell’area SIN (Sito di interesse Nazionale) di Bagnoli-Coroglio, oltre a diverse MISP (Messe in Sicurezza Permanente) di ex siti siderurgici nel bresciano. Arcadis ha anche lavorato nell’ambito della bonifica dei suoli di proprietà di Kuwait Raffinazione e Chimica di Napoli, tuttora in corso.

Nel contesto della rigenerazione urbana, Arcadis Italia lavora a LOC – Loreto Open Community, la riqualificazione di piazzale Loreto a Milano (dove Nhood Italy è sviluppatore, gestore, e coordinatore del team di esperti) e a Waterfront di Levante, il progetto a firma di Renzo Piano incentrato sulla riqualificazione di un’area del porto turistico di Genova. Ci siamo occupati del masterplan strategico 2050 di Jesolo, che ha l’obiettivo di trasformare la località in una vera e propria città leader della ricettività costiera. Fra le varie iniziative a tema viabilità, citiamo il piano di mobilità sostenibile dei comuni dell’Ovest Torino e la superstrada ciclabile tra Malpensa e Cadorna, parte del progetto “Fili”.

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Arcadis Italia è inoltre coinvolta in diversi progetti di realizzazione impianti di produzione energia elettrica da fonti rinnovabili, sia onshore che offshore, in molte regioni e mari italiani, anche con tecnologie innovative e ancora poco sviluppate nel nostro Paese: un esempio tra tutti sono gli impianti fotovoltaici flottanti.

Obiettivi per il prossimo futuro?

La nostra ambizione per il futuro è continuare a crescere in maniera sostenibile e lavorare su progetti ad alto valore aggiunto migliorando le città dove viviamo. Il nostro sviluppo passa anche dalla cura per le persone, un atteggiamento che portiamo all’esterno e all’interno dell’azienda. Molti dipendenti hanno già partecipato alla nostra Academy interna e altri hanno deciso di seguire un percorso internazionale trasferendosi temporaneamente in uno fra i 250 uffici Arcadis per arricchire le loro competenze. Inoltre, nel 2023 Arcadis Italia sarà impegnata nell’integrazione delle società acquisite di recente dal Gruppo. Tra queste, ad esempio, IBI (Partner ingegneristico di nostri contractor italiani di infrastrutture in Canada e Australia) e DPS – azienda leader nella consulenza, nell’ingegneria e nella gestione delle costruzioni di impianti per le scienze della vita e per i semiconduttori – che permetterà di offrire ai clienti del settore manifatturiero ad alta tecnologia un servizio di consulenza a 360 gradi.