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Riforma del catasto ci sarà, niente tasse in più ma lotta all’evasione

Lo ha annunciato il premier Draghi ribadendo che la riforma del catasto si farà principalmente per individuare tutti gli immobili fantasma

Riforma catasto - Foto di anncapictures da Pixabay
Foto di anncapictures da Pixabay

Ad oggi si stima che gli immobili non censiti siano 1,2

(Rinnovabili.it) – Dopo una serie di tira e molla e disinformazione è arrivata la conferma dal Presidente Draghi: la Riforma del Catasto si farà.

Al momento non è specificato alcun riferimento temporale, tuttavia il presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa a commento della Nota di aggiornamento al Def ha sottolineato l’importanza di intervenire sugli estimi catastali, per far emergere gli immobili fantasma.

Parlare di “riforma del mattone” fa temere un aumento di tasse generalizzato, preoccupazione alla quale ha risposto lo steso Draghi specificando che “non si pagherà più di quanto si paga ora”.

Secondo le stime gli immobili fantasma, ovvero ancora non censiti sarebbero 1,2 mln.

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Al momento l’unico intervento in essere, è l’attivazione progressiva a livello nazionale del Sistema Integrato del Territorio (SIT). Si tratta della nuova piattaforma dell’Agenzia delle Entrate nella quale saranno conservati gli atti e gli elaborati catastali.

Cosa comporterà la riforma del catasto

Le differenze sostanziali saranno nelle suddivisioni in aree a livello comunale. Il valore degli immobili sarà quindi determinato in base a microzone omogenee censuarie con gli stessi valori di prezzo e canone. Per fare un esempio la città di Milano passerebbe dalle attuali tre zone censuarie a 41, mentre Roma da sette a 233. Inoltre le superfici degli immobili non sarebbero più espresse in vani, ma in metri quadri a loro volta divisi tra ordinari e speciali.