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Riforma Bonus edilizi: ANCE pronta con una proposta strutturale 

In audizione alla Camera sulla delega fiscale, ANCE ha sottolineato in parallelo la necessità di una riforma dei bonus edilizi che soddisfi i requisiti europei, senza pesare sulla spesa pubblica e che non escluda i redditi più bassi

Riforma Bonus edilizia
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La revisione strutturale dei bonus permetterà di sfoltire le quasi 700 differenti agevolazioni attualmente esistenti

(Rinnovabili.it) – Se vogliamo arrivare preparati al 2033 ed agli obiettivi che ci richiede l’Europa dobbiamo agire ora. E per farlo serve una riforma dei bonus edilizi immediata e strutturale, che coinvolga sia il risparmio energetico che la messa in sicurezza sismica degli immobili. Quale miglior occasione se non la riforma del sistema fiscale? A sottolineare l’urgenza della situazione è ANCE, ricevuta ieri in audizione presso la Commissione Finanze della Camera sul disegno di legge delega per la riforma fiscale. A farsi portavoce dell’Associazione dei Costruttori è la Vicepresidente economico-fiscale tributaria, Vanessa Pesenti, che ha evidenziato la condivisione da parte di ANCE dell’impianto generale del ddl.

Una riforma dei bonus edilizi che favorisca i redditi più bassi senza pesare sulle casse pubbliche

 “Un sistema stabile ed adeguato di incentivi diretti all’efficientamento energetico e antisismico del patrimonio immobiliare è presupposto essenziale per il rispetto degli impegni derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea e del conseguente raggiungimento di tutti gli obblighi imposti dalla più recente normativa comunitaria in tema di decarbonizzazione degli edifici” .“Per questo è necessario pervenire ad una riforma del Superbonus e degli altri bonus edilizi che garantisca il raggiungimento dell’interesse pubblico richiesto dall’Europa, consentendo l’accesso a tutti i contribuenti, pur collegandone l’importo al reddito del beneficiario ed iniziando con l’incentivare prioritariamente la riqualificazione degli edifici in classe energetica più bassa”.

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L’obiettivo della revisione delle tax expenditures secondo l’Associazione costruttori, deve puntare prima di tutto a sfoltire le quasi 700 differenti agevolazioni attualmente vigenti, molte delle quali non più attuali o poco significative. Si creerebbe in questo modo spazio per promuovere le detrazioni più idonee a garantire l’interesse pubblico, scongiurando l’esclusione totale dai benefici collegata al reddito del beneficiario.
Su questo tema fondamentale, l’ANCE è già pronta con un progetto di messa a sistema e rimodulazione dei bonus diretto a privilegiare gli interventi di ristrutturazione di interi edifici in chiave energetica ed antisismica, con garanzia di piena copertura, da parte dello Stato, dei costi a carico dei soggetti a più bassa capacità reddituale. L’obiettivo è quello di rendere sostenibile nel tempo l’impatto degli incentivi sulle finanze pubbliche, stanziando annualmente appositi fondi a copertura degli stessi e prevedendo adeguati meccanismi di controllo dei costi e dei benefici per l’Erario”.