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Rifiuti edili, il software finlandese che aiuta a riciclare le pellicole in plastica degli imballaggi

Secondo uno studio dell'Università di Aalto il riciclo delle pellicole in plastica per il trasporto dei materiali in cantiere è essenziale per ridurre i rifiuti edili complessivi

rifiuti edili plastici
Credit: Krishna Chauhan

La ricerca ha scoperto che gli edifici in legno producono 3-4 volte più rifiuti plastici rispetto al cls

(Rinnovabili.it) – Costruire un condominio tradizionale ha un peso notevole sulla sostenibilità ambientale, ormai è risaputo. Oggi si parla tanto di edifici in legno come soluzione alternativa al tradizionale calcestruzzo dannoso per l’ambiente. Eppure in tema di rifiuti edili, scegliere il legno potrebbe non essere la soluzione più ecologica.

Rifiuti plastici 3-4 volte superiori negli edifici in legno

Stiamo parlando nello specifico di rifiuti in plastica, i film sottili impiegati per l’imballaggio dei materiali. Pur essendo solo una minima parte del processo costruttivo, un team di ricercatori dell’Università di Aalto in Finlandia, ha provato ad analizzarne il peso ambientale. La ricerca ha coinvolto tre cantieri costruiti con il cemento armato come materiale primario, ed un condominio in legno. In ciascun cantiere è stata attuata la raccolta differenziata dei rifiuti edili, con particolare riferimento alle pellicole in plastica. Alla fine del periodo di osservazione si è notato che negli edifici costruiti in calcestruzzo, la quantità media di rifiuti di film plastici era pari a 0,33 kg per mq lordo. Pari a circa 26,2 kg per appartamento. Nelle strutture in legno invece, la produzione di rifiuti plastici di questo tipo era 3-4 volte superiore.

Questo perchè gli elementi in legno, prodotti altrove, hanno la necessità di essere protetti con la pellicola plastica anche durante il trasporto.

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Ovviamente lo scopo della ricerca non è screditare gli edifici in legno. Ma attirare l’attenzione su un rifiuto edili che potrebe sembrare irrilevante nel complesso.

“Fino ad ora, in Finlandia, le pellicole plastiche sono finite principalmente in rifiuti energetici, come ad es. l’incenerimento. E’ meglio che buttare in rifiuti nella discarica, ma non è certamente la soluzione migliore per l’ambiente“, sottolinea Antti Peltokorpi, professore associato di gestione delle operazioni di costruzione presso l’Università di Aalto che si è occupato della ricerca con il collega Krishna Chauhan.

Il problema del monitoraggio

Secondo i due ricercatori il problema principale è la mancanza di informazioni in merito a questo argomento. La sola presenza di cassonetti differenziati collocati nei cantieri, potrebbe ridurre significativamente l’inquinamento che questi rifiuti plastici causano. Per aiutare sviluppatori ed imprenditori, i ricercatori hanno sviluppato un software in grado di calcolare il quantitativo di rifiuti edili da pellicole in plastica, prodotte da ciascun cantiere in base ai mq ed alla tipologia edilizia. In questo modo è possibile efficientare il sistema di riciclo, senza sovrastimare o sottostimare il problema.

Per rendere più efficiente il riciclaggio, secondo i ricercatori, è necessario introdurre un incentivo economico, anche piccolo, al recupero di questo scarto plastico. Un obiettivo che per altro rientra a pieno titolo tra le strategie del Green Deal Europeo. Il software di calcolo dei rifiuti plastici.