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Riciclo creativo alla danese: nasce la prima Upcycle House

Non solo riciclo ma vero 'upcycle' per la casa danese che trasforma le lattine di alluminio in tetto, i giornali in rivestimento, i vetri rotti in isolamento. Il futuro dei green building ad emissioni zero ed alta efficienza.

 

(Rinnovabili.it) – Un team di architetti della Danimarca sta realizzando la prima Upcycle House, una casa costruita solo con oggetti e materiali provenienti da percorsi di riciclo delle vicinanze, sostenibile dal punto di vista energetico ed ambientale ed a basso costo.

 

E’ lo studio Lendager Architect l’autore del progetto che verrà realizzato nei pressi della città di Nyborg in Danimarca anche grazie alla collaborazione della Realdania Byg foundation. Una residenza unifamiliare, con quattro camere da letto, che sarà in grado di rispondere ad elevati standard di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, limitando il budget di investimento a solo 1 mln di corone danesi, circa 134.000 euro.

 

Come espresso dal nome stesso la “Upcycle House” non sarà una casa come le altre, ma verrà costruita utilizzando solo materiali di riciclo, seguendo un percorso di trasformazione ben più creativo del normale dove l’elemento non è semplicemente riciclato, ma trasformato in qualcosa di nuovo di grande qualità, sviluppato a partire da 4 indicatori:

  • riduzione della CO2 rispetto all’impiego di materiali tradizionali (oltre il 75% in meno);
  • un prezzo ridotto ed accessibile a tutti;
  • elevate prestazioni ma ridotta manutenzione;
  • accessibilità dei materiali per la maggior parte provenienti dalle vicinanze del sito, riducendo tempi, costi e sprechi.

 

 

Riciclo creativo e materiali innovativi


Per gli architetti della Lendager Architects, l’obiettivo del progetto è proprio quello di dimostrare che è possibile anche con fondi limitati, costruire un’abitazione ad alta efficienza energetica riducendo l’impatto ambientale in fase di produzione, di costruzione e di utilizzo.

 

La struttura portante è costituita da due container per il trasporto, le finiture sono in legno riciclato mentre l’isolante naturale impiegato per il terreno è realizzato in Technopor ottenuto dal riciclo delle bottiglie di vetro. Le pareti sono isolate con vecchi giornali trasformati in lana di carta, i muri a secco sono rivestiti in gesso riciclato con rivestimento esterno in Richlite, un materiale ottenuto dal riciclo della carta.

La pavimentazione è ottenuta da un mix di granulato di plastiche riciclate e legno, mentre i restanti componenti provengono esclusivamente da demolizioni precedenti. Il tetto è formato da lastre trapezoidali in alluminio di riciclo da lattine di birra.

L’efficienza energetica è poi assicurata dagli impianti per il recupero delle acque piovane, dal fotovoltaico e dalla massimizzazione della luce naturale.

L’obiettivo sarà proprio quello di dimostrare che è possibile costruire una casa ad alta efficienza anche con fondi limitati, abbattendo nello stesso tempo CO2 e riciclando materiali inutilizzati, un esempio di green building non fine a se stesso ma replicabile in qualsiasi contesto.