Ad oggi il gruppo Intesa Sanpaolo ha acquistato crediti fiscali coprendo quasi il 50% del mercato
(Rinnovabili.it) – Dopo il pressing da parte del Governo rivolto alle Banche con la richiesta di svincolare parte dei crediti ancora incagliati nei cassetti fiscali di aziende e cittadini, diversi istituti finanziari si sono mossi con accordi per la ricessione dei crediti fiscali.
La ricessione dei crediti fiscali: ovvero il quarto passaggio extra previsto dal Dl Aiuti
Era l’estate del 2022 quando i legislatori pressati dall’ingente problema dei crediti incagliati rimasti senza nuovi acquirenti e migliaia di aziende sul lastrico, decisero di introdurre nel meccanismo una quarta cessione del credito poi inserita quale emendamento nel D.L. Aiuti n. 50/2022. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e prima di vedere una reale messa in pratica dell’opzione extra, si sono dovuti attendere gli ultimi correttivi chiarificatori in tema di responsabilità solidali di questi famosi crediti.
Tra i primi ad aver messo in pratica la ricessione dei crediti fiscali c’è Intesa Sanpaolo che, grazie ad un modello sviluppato in collaborazione con Deloitte, ha già acquistato ad oggi oltre 18 miliardi di euro di crediti, coprendo quasi il 50% del mercato degli acquisti degli intermediari finanziari.
L’accordo con Quellogiusto srl da 27 mln
In pochi mesi Intesa Sanpaolo ha sottoscritto contratti di ricessione per un controvalore di 7,7 miliardi, liberando capacità fiscale immediatamente messa a disposizione. L’ultimo in ordine di tempo è l’accordo siglato con l’azienda Quellogiusto srl, operante principalmente in Veneto, che ja permesso la ricessione dei crediti fiscali legati a Bonus Edilizi e Superbonus per un valore pari a 27 milioni di euro.
“Siamo onorati di aver concluso questo accordo con Intesa Sanpaolo – dichiara la Direzione Quellogiusto –. Abbiamo accolto con grande interesse questa iniziativa della Banca che speriamo possa portare un positivo contributo a tutte le piccole medie aziende e soggetti privati del territorio coinvolti nella filiera dei Bonus edilizi. Ben vengano questi progetti che ci permettono di unire lavoro e valori”.
Le richieste accolte dalla banca saranno soddisfatte per intero in quanto coperte dalla capienza fiscale al momento della sottoscrizione dell’accordo con il cliente.