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C’è anche Carlo Ratti tra i progettisti vincitori del restyling del Parlamento Europeo di Bruxelles

Restyling del Parlamento Europeo
credits: EUROPARC

Il concorso internazionale anonimo chiedeva di ridisegnare l’edificio Paul Henri SPAAK

(Rinnovabili.it) – E’ stato proclamato il progetto vincitore del concorso per il restyling del Parlamento Europeo di Bruxelles, ovvero l’edificio Paul Henri SPAAK. Ad aggiudicarsi il primo posto è un gruppo di progettisti paneuropeo chiamato Europarc tra i quali troviamo il connazionale Carlo Ratti (CRA), accanto a JDS Architects (DK/BE), Coldefy (FR), NL Architects(NL) e Ensamble Studio (SP), con il supporto di società di ingegneria di UTIL (BE) e Ramboll (DK).

Nonostante le molte pecche dell’attuale edificio, sede belga del Parlamento dell’Unione Europea, il team vincitore si è detto intenzionato a “reinventare” la struttura rendendola più funzionale. Senza però demolire e ricostruire il vecchio apparato, operazione che sarebbe risultata decisamente poco ecofriendly.

Con una guerra alle porte dell’Europa e una conseguente crisi energetica sempre più pressante, le sfide che l’Unione europea deve affrontare sono condivise da tutti noi. Come team di progettisti paneuropei composto da più di 30 nazionalità, comprendiamo e sentiamo direttamente l’impatto di queste difficoltà. La nostra proposta collettiva di ripensare l’ edificio del Parlamento in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale, espandendo la sua apertura e l’inclusione civica come incarnazioni dei valori della democrazia europea, è quindi sempre più rilevante”, hanno commentato da EUROPARC in occasione dell’annuncio della vittoria.

Riuso adattivo nel restyling del Parlamento UE

credits: EUROPARC

Particolarmente apprezzato dalla giuria è stata l’idea di riutilizzare il vecchio edificio SPAAK, adattandolo però alle nuove esigenze e ad una maggiore permeabilità al pubblico.

Recuperando la struttura originaria si abbattono le emissioni di carbonio che, in caso contrario, si sarebbero dovute spendere, per ricostruirlo da zero. Come sottolineato da EUROPARC nella cartella di presentazione, il restyling del Parlamento Europeo di Bruxelles manterrà gli elemento di pregio, la struttura dei piani dal terra al settimo, più una selezione di materiali da costruzione originari.

Lo spazio pubblico sarà completamente ridisegnato per fare spazio ad un percorso in continuità con le aree limitrofe della città di Bruxelles, rendendo l’edificio del Parlamento, parte integrante dei percorsi pedonali pubblici.

Il progetto bilancia vecchia e nuova costruzione unendo sostenibilità e funzionalità. L’involucro rinnovato di forte impatto visivo, servirà anche a rafforzare il vecchio edificio, migliorando le prestazioni bioclimatiche. All’interno la trasparenza è massimizzata e la luce del giorno penetra senza soluzioni di continuità.

Il nuovo volto dell’Emiciclo e l’Agorà Verde

credits: EUROPARC

L’aula principale dove si riunirà il Parlamento, ovvero l’Emiciclo, si sposterà ai piani superiori, per fare spazio ad una sala completamente digitalizzata ed arricchita da ampie vetrate affacciate sia sulla città che sul giardino pensile. La distribuzione delle aperture e degli spazi favorirà anche un miglior gestione dell’aria e delle proprietà acustiche.

Ma la componente sicuramente più suggestiva del restyling del Parlamento Europero belga è l’Agorà verde in copertura. Il giardino pensile avvolgerà lo stesso Emiciclo grazie ad un foro di apertura nel soffitto della Camera. A livello simbolico si creerà un dialogo costante tra i parlamentari impegnati in assemblea ed il pubblico in visita nel giardino. Inoltre per ricreare il legame esistente nel’UE, le piante del giardino proverranno ciascuna da uno Stato membro, in una sorta di ecosistema europeo diversificato.

Il progetto di EUROPARC parla anche di un sistema di recupero delle acque piovane, di energia rinnovabile grazie al fotovoltaico, di un accurato design per favorire il benessere microclimatico e ridurre gli sprechi, e di un sistema con pompe di calore per il riscaldamento ed il raffrescamento.

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