Rinnovabili

Residenze universitarie, sbloccati 1,2 mld per realizzare 60.000 posti entro il 2026

Emergenza abitativa

Foto di Andrew Tan da Pixabay

residenze universitarie
Foto di Andrew Tan da Pixabay

Almeno il 30% dei nuovi posti letto realizzati dovranno essere a prezzi accessibili e destinati a studenti meritevoli a basso reddito

(Rinnovabili.it) – Il MUR ha finalmente pubblicato il bando che permetterà di realizzare almeno 60.000 nuovi posti letto destinati a residenze universitarie entro il 2026. Il pacchetto di misure porta in dote uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro e renderà più snelle le procedure di cambio di destinazione d’uso, più semplici le certificazioni burocratiche, aprendo la platea di soggetti che potranno realizzare i nuovi housing universitari anche al pubblico. Il problema degli alloggi per studenti a prezzi accessibili era stato portato alla luce lo scorso anno, dagli stessi studenti esasperati da costi proibitivi e poca offerta.

Dal DL PRNN 4 arrive la figura del Commissario Straordinario per gli alloggi universitari

Oggi segniamo una svolta sugli alloggi universitari, tema prioritario del Governo”, ha commentato il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in chiusura dei lavori sul DL PNRR 4 approvato dal Consiglio dei Ministri. Il testo del Decreto prevede infatti misure di semplificazione per la realizzazione di nuovi posti letto nelle residenze universitarie. 

Si partirà con la nomina di un commissario Straordinario per l’housing universitario, che avrà il compito di dare attuazione alla realizzazione dei nuovi posti letto previsti dal bando. Il Commissario sarà nominato su proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca e opererà all’interno dello stesso MUR, in collaborazione con la Direzione Generale PNRR e la Struttura di Missione PNRR di Palazzo Chigi.

60mila posti entro il 2026, finanziati con 20.000 euro a posto letto

Contemporaneamente il MUR ha pubblicato il bando per i 60mila nuovi posti letto che dovranno essere realizzati entro il 30 giugno 2026. Lo stanziamento da 1,2 miliardi di euro, in attuazione della Missione 4 del PNRR, sarà destinato ai soggetti gestori di alloggi o residenze, sia pubblici che privati. Gli immobili, di almeno 20 posti letto ciascuno, dovranno trovarsi nelle immediate prossimità delle sedi universitarie o comunque in zone ben collegate tramite il trasporto pubblico. Il contributo economico verrà erogato in un’unica soluzione e sarà pari a circa 20mila euro a posto letto.

Procedure semplificate

Come precedentemente accennato, la platea dei soggetti che potranno realizzare le nuove residenze universitarie si apre anche al pubblico, oltre ai soggetti privati e convenzionati. Sarà inoltre riconosciuto un credito d’imposta anche ai proprietari degli immobili. 

Inoltre, il regime semplificato approvato con il DL PNRR 4 velocizza il cambio di destinazione d’uso degli immobili, trasformandoli in studentati con un vincolo di almeno 12 anni ed unicamente attraverso la presentazione della SCIA.

Previste anche agevolazioni fiscali: se aumenta il valore della rendita catastale dell’immobile a seguito del mutamento della destinazione d’uso, l’incremento non concorre ai fini della determinazione della tassazione sugli immobili e delle imposte ipotecarie e catastali.

Agli studenti a basso reddito ⅓ dei nuovi posti letto

Almeno il 30% dei nuovi posti letto nelle residenze universitarie dovrà essere destinato a studenti meritevoli provenienti da famiglie a basso reddito. Gli importi che gli studenti dovranno corrispondere alla struttura saranno in linea con i bandi degli Enti per il diritto allo studio. Gli studenti saranno individuati tramite le graduatorie regionali. La restante parte dei posti letto sarà destinata a tutti gli altri studenti, sempre su criteri di merito. Si tratta di posti letto ai quali verrà applicata una tariffa inferiore almeno del 15% rispetto ai valori medi di mercato.

Exit mobile version