Le asseverazioni totali presentate per il Superbonus sono 122.548, l'onere a carico dello Stato per le detrazioni maturate per lavori conclusi ha raggiunto i 16 mld di euro
Si attendono i report sul Superbonus di fine marzo per verificare l’esito delle recenti correzioni normative
(Rinnovabili.it) – Sono stati resi noti da Enea i dati relativi agli investimenti ed al numero di asseverazioni presentate in relazione al Superbonus 110% al 1 marzo 2022.
Raggiunta e superata la soglia dei 21 miliardi di euro di investimenti totali ammessi alle detrazioni, con 14 mld di detrazioni per lavori già conclusi.
Al pari dei dati registrati a fine gennaio si nota una stabilizzazione negli investimenti (+15,34%) e nel numero di asseverazioni presentate (+13,9%) ben al di sotto della crescita raggiunta a fine dicembre o a fine settembre.
A pesare sulla scelta di sfruttare o meno le detrazioni offerte dal Superbonus 110% è senza dubbio l’incertezza normativa.
La Legge di Bilancio per prima ed il Decreto Sostegni Ter hanno innescato un meccanismo di paura generalizzata che ha congelato la situazione. Con il nuovo Decreto anti frodi pubblicato in GU pochi giorni fa è stato riattivato il meccanismo di cessione del credito fino a tre cessioni successive, consentendo anche agli indecisi di avviare lavori di riqualificazione tramite le opzioni alternative, quali sconto in fattura e cessione del credito.
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Si resta per altro ancora in attesa della pubblicazione del Decreto Prezzi da parte del Mite che fisserà i massimali di riferimento per l’asseverazione delle spese.
Onere per lo Stato sale a 23 miliardi
Secondo il rapporto ENEA a fine febbraio il numero di asseverazioni presentato è arrivato a 122.548 unità, con 14,77 miliardi di euro di investimenti per le detrazioni legate ai lavori conclusi. Cresce di conseguenza anche l’onere a carico dello Stato che ha maturato 23,14 miliardi di euro in detrazioni previste a fine lavori.
A guidare la carica degli interventi sono sempre gli edifici unifamiliari con 64.158 asseverazioni totali presentate fino ad oggi, seguiti dalle unità funzionalmente indipendenti (39.337) e dai condominio (19.050). Nonostante gli investimenti maggiori siano riscontrabili nei condomini (10,25 mld) per ovvi motivi di importo superiore dei lavori, gli edifici unifamiliari hanno superato i 7 miliardi di investimento a rappresentanza di oltre il 50% degli edifici oggetto di detrazione.
Bisognerà attendere i dati di fine marzo per verificare se effettivamente il settore avrà ripreso fiducia nei bonus edilizi dopo le novità introdotte dal nuovo decreto antifrode e dalla eventuale pubblicazione in GU del fatidico Decreto Prezzi.