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Reati ambientali e abusi edilizi, perplessità sul dl Semplificazioni

(Rinnovabili.it) – Domani il DL Semplicazioni passerà all’esame del Senato dopo aver ricevuto ai primi del mese, il via libera dalla Camera, tuttavia l’associazione Legambiente ed alcuni magistrati lanciano l’allarme su alcuni punti del decreto che, se non modificati, potrebbero aprire la strada a veri abusi edilizi e sfregi ambientali. Il monito dell’associazione si riferisce in particolare all’articolo 44 comma 2 del decreto, che andrà di fatto ad integrare l’articolo numero 181 del D.lgs 42/2004, il Codice dei beni culturali e del paesaggio, sostituendo i “delitti ambientali” prima puniti anche penalmente, con una semplice ammenda per gli abusi commessi. Fino ad ora infatti, l’innovativa legge ambientale del 2004, riconosceva nell’abuso edilizio in aree di interesse paesaggistico o in mancanza di autorizzazioni, un reato molto grave punibile con il carcere e con multe superiori ai 50 mila euro; l’articolo 44 del nuovo decreto Semplificazioni andrebbe a depenalizzare questo genere di reato, mantenendo ferme le sanzioni amministrative, ma introducendo dei casi in cui verrebbero meno le sanzioni penali, che non verrebbero applicate nel caso di “lavori che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi o aumento di quelli legittimamente realizzati; per l’impiego di materiali in difformità dall’autorizzazione paesaggistica; per i lavori configurabili come interventi di manutenzione ordinario o straordinaria”.

Anche se scritto in termini decisamente poco chiari, il passaggio non è sfuggito a Legambiente che ha immediatamente espresso le sue perplessità sull’argomento, temendo per la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale. “Diciamo sì alle semplificazioni – dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezzaa condizione che vengano rafforzate  la qualità e la quantità dei controlli, che devono essere pubblici. Chiediamo anche un inasprimento delle pene per i reati ambientali più gravi”.

Così com’è presentato nel decreto Semplificazione, l’articolo 44 ricorda vagamente un condono edilizio, minimizzando eccessivamente reati tutt’altro che lievi contro il nostro territorio.

Accanto a Legambiente, esprime incertezza anche MareVivo, che attraverso le parole di Rosalba Giugni presidente dell’associazione ambientalista, auspica in un attento dialogo domanio al Senato: “Ci auguriamo che ci sia un grande dibattito parlamentare e ci auguriamo un’attenzione particolare da chi ama il nostro maggior gioiello e il nostro maggior bene primario. I paesaggi, i centri storici, le coste e la natura” .

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