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Al via il progetto RE-SKIN del PoliMI: 4 case smart per dimostrare che l’efficientamento è realtà

Italia, Bulgaria, Spagna e Francia, 4 edifici pilota, un kit di riqualificazione a basso impatto e alte prestazioni per assicurare il retrofit energetico di tutti gli edifici residenziali, pubblici e commerciali. E' il progetto RE-SKIN del Politecnico di Milano

RE-SKIN
RE-SKIN Concept – credits: Politecnico di Milano

Nel progetto RE-SKIN saranno testate soluzioni di tecologia ibrida e biobased

(Rinnovabili.it) – Grazie ad un finanziamento di 9 milioni dalla Commissione Europea ed un budget complessivo di 13 milioni, prende il via il progetto RE-SKIN del Politecnico di Milano.

Come il suo predecessore HEART (Holistic Energy and Architectural Retrofit Toolkit), anche RE-SKIN (Renewable and Environmental-Sustainable Kit for building Integration) è parte del programma Horizon 2020. L’obiettivo è rendere l’efficienza energetica degli edifici sistematica e replicabile, inserendosi a pieno nell’attuale dibattito imposto dalla revisione della Direttiva Europea Case Green (EPBD).

Innovazione tecnologica senza dimenticare la componente architettonica

Il punto di partenda del progetto RE-SKIN è assicurare l’applicazione dei principi di economia circolare all’intero progetto. L’obiettivo è sviluppare un sistea integrato e multifunzionale capace di trasformare un edificio esistente altamente energivoro, in un a nuova struttura moderna, efficiente e soprattutto sostenibile lungo tutto il ciclo di vita.

Tutti i 4 casi studio applicheranno le stesse componenti innovative e circolari quali:

  • un sistema di controllo e gestione energetica ICT;
  • l’impiego di fonti rinnovabili ibride come il solare fotovoltaico-termico;
  • l’uso di materiali biobased riciclati e riciclabili;
  • l’uso di impianti ad alta efficienza come pompe di calore e fan coil di nuova generazione.

A gestire le interconnsesioni sarà una piattaforma cloud-based che controlla i sottosistemi, interagendo con il contesto climatico e la rete nazionale, interfacciandosi con i vari stakeholder (come gli utenti finali) e gli energy manager, per ottimizzare le prestazioni energetiche complessive.

La piattaforma inoltre integra anche un Sistema di Supporto Decisionale (DSS), un Sistema di Gestione Energetica (BEMS) ed uno strumento di Rating Dinamico di Sostenibilità (SDR) per supportare l’intero intervento di riqualificazione dell’edificio, dal processo decisionale, alla progettazione, fino alla fase operativa.

Il progetto raccoglie il testimone dal suo predecessore HEART, che ha dimostrato la capacità di ridurre i consumi degli edifici esistenti fino al 90%. Per RE-SKIN prevediamo prestazioni ancora migliori, con un’ulteriore ottimizzazione dei costi”, Niccolò Aste, Professore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano e coordinatore di RE-SKIN. “Tutto ciò lo rende uno strumento eccellente ai fini delle strategie energetico-ambientali Comunitarie. Inoltre, la flessibilità del suo concept e l’adattabilità del suo design lo rendono particolarmente appropriato per un’applicazione su larga scala”.

Il progetto ha preso il via questo mese e sarà installato e testato su 4 soluzioni abitative e tipologie in altrettanti Paesi Europei quali: uffici amministrativi pubblici in Italia, uffici amministrativi pubblici ed un asilo in Bulgaria, progetti di edilizia sociale in Francia e Spagna.