Continua ad aumentare l’eco-sostenibilità dei Comuni italiani, con ben 855 realtà locali che hanno modificato i propri regolamenti edilizi introducendo nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali – lo ha riferito il Rapporto ONRE (Osservatorio Nazionale Regolamenti Edilizi per il risparmio energetico) di Legambiente e Cresme, presentato in un convegno nell’ambito della fiera Klimahouse a Bolzano. Lo studio in particolare, ha registrato una costante evoluzione normativa del settore edilizio comunale che, negli ultimi 5 anni, ha favorito la rapida introduzione di nuovi “regolamenti verdi” provvisti, fino ad oggi, di alcuni importanti parametri tra cui l’isolamento termico degli edifici, l’utilizzo delle FER e il rispetto dell’efficienza energetica negli impianti, l’orientamento e schermatura degli immobili, l’uso di materiali da costruzione locali e riciclabili, procedure di risparmio idrico, isolamento acustico, contabilizzazione del calore ed infine, l’avviamento del sistema di certificazione energetica.
Secondo il Rapporto OCRE, la maggiore diffusione delle norme sostenibili è stata riscontrata prevalentemente nelle regioni del nord, con la Lombardia che, nello specifico, ha registrato la quantità più elevata di Comuni virtuosi (227), seguita poi dall’Emilia-Romagna (121), il Veneto (87) ed il Piemonte (68). Per Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, “i Regolamenti Edilizi comunali rappresentano sempre di più un’efficace indicazione per capire l’innovazione in corso in Italia nel modo di progettare e costruire.” “Ora – prosegue Zanchini – occorre accompagnare questa prospettiva con una regia nazionale che spinga a fare dell’edilizia un settore di punta della green economy, capace di creare lavoro e di riqualificare le città italiane.” “La sfida che abbiamo di fronte – conclude – è quella di portare l’intero settore delle costruzioni a raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2021. I Regolamenti Edilizi comunali sostenibili e le tante buone pratiche diffuse nelle città italiane hanno dimostrato che tutto questo è possibile.”
Legambiente ha inoltre evidenziato – nel corso del convegno di Klimahouse – tre importanti temi da affrontare subito nell’ambito ‘greenbuilding’: il primo riguarda gli interventi edilizi, dove venga stabilito un obbligo minimo di Classe A per i nuovi edifici. Il secondo, legato alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, richiede la stabilità normativa degli incentivi del 55% con l’introduzione di un nuovo sistema che premi i miglioramenti della classe energetica degli edifici. Infine, è stata suggerita la composizione di una regia nazionale per le regole che riguardano l’accreditamento dei certificatori, i controlli e le sanzioni da parte delle Regioni.
(Matteo Ludovisi)